Matria 2019, chiusura in grande stile
con Patrizia Valduga
in ‘Per sguardi e per parole’

MONTEGRANARO - Ultimo appuntamento della seguita rassegna culturale il 14 aprile, alle 17,30 nella sala consiliare

“La rassegna Matria arriva al suo ultimo appuntamento, strenua fino alla fine nella sua ricerca di un modello identitario costruito su quello che il femminile può offrire all‘essere umano, forse un modello nuovo e necessario visto il costante fallimento socio-culturale dei concetti di patria, ius soli e ius sanguinis. Tutto questo – fanno sapere gli organizzatori – si basa su una nuova idea di donna, consapevole di non essere un soggetto passivo, vittima, sottomessa, discriminata, figura estremamente perdente e nulla dell‘immaginario collettivo, ma soggetto vivo ed attivo che si incontra e scontra spesso con la volontà di violenza e prevaricazione fisica e culturale maschile, e che sceglie, per necessità, di fare dello scontro la propria occasione di didalogo, autoconsapevolezza e affermazione, in breve la protagonista della vita activa, come la chiamò Hannah Arendt.

Nessuno poteva essere più tagliato della poetessa e pasionaria Patrizia Valduga per tirare le fila visionarie di questo percorso culturale controcorrente, eppur necessario. La poetessa sarà ospite della città di Montegranaro, presso la Sala Consiliare del comune, il 14 aprile alle ore 17,30.

Nata a Castelfranco Veneto nel 1953, Patrizia Valduga si iscrive giovanissima alla Facoltá di Lettere di Venezia, dove per quattro anni segue con passione i corsi del critico letterario Francesco Orlando, maturando una sua idea molto precisa di poesia e letteratura. La sua autocoscienza letteraria viene finalmente alla luce nel 1982 con la raccolta poetica Medicamenta, incoraggiata dall’invito alla riflessione su di sé e sulla poesia del compagno e poeta Giovanni Raboni.

La sua ricerca poetica prende le forme del femminile, della necessità per la donna-poetessa di modellare il mondo a misura della propria carne, a propria regola d’arte, con l’uso di metrica musicale, di parole che definiscano la forma del rotondo contro il piramidale, il contenuto e la bellezza di esso e, allo stesso tempo, smantellino tutte le certezze e distruggano l’identità precostituita del singolo per farla esplodere in libertà. Proprio in questo la poesia è per Patrizia Valduga una sorta di erotismo che fa perdere all’essere umano la propria identità fragile e plastificata, all’inseguimento dell’esplosione del sé e della libertà. Questa visionaria interpretazione del mondo non è espressa solo nell’esordio Medicamenta, ma anche nei tempestosi lavori successivi come Donna di dolori, Requiem e Lezioni d’amore.

A Matria presenta una originalissima riflessione dal titolo ‘Per sguardi e per parole’, basata sul potere dello sguardo, sia esso bramoso o negato, capace di costruire, attraverso l’arte poetica e non, una solida riflessione sulla realtá in un equilibratissimo bilico tra razionalitá maschile e sensibilitá femminile.
La rassegna è promossa dalla Commissione Pari opportunità regionale, dal Consiglio Regionale delle Marche e da un Circuito di otto Comuni: Montegranaro, Amandola, Colmurano, Torre San Patrizio, Pedaso, Sarnano, Montecosaro, Urbisaglia. E’ Patrocinata dal Soroptimist di Fermo e con il libero contributo di Stamperia Bonassi, Quota CS Sport, Estetica la Coccinella, Eros Manifatture, Galleria Giò, Cherry&Cream. La Rassegna è nata da una libera idea della presidente della Commissione Pari Opportunità Meri Marziali ed ha la direzione artistica di Oriana Salvucci”.


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