La ‘cacciatrice di pianeti’ ed il manager a scuola con i ragazzi: “Costruiamo un progetto insieme”

PORTO SANT'ELPIDIO - Interessante incontro al Polo Urbani con l'astrofisica Francesca Faedi e il manager Claude Ngirumpatse, la scienziata, che ha contribuito alla scoperta del pianeta K2-229B, racconta la sua esperienza: "Ad oggi sono disoccupata, per le donne in Italia è più dura che all'estero"

di Pierpaolo Pierleoni

Scienza ed imprenditoria che si incontrano per costruire il futuro insieme ai ragazzi. Una lezione davvero speciale, quella di stamattina in aula magna alla sede del Polo Urbani di Porto Sant’Elpidio, con l’astrofisica Francesca Faedi e il manager di origini ruandesi Claude Ngirumpatse. Ad ascoltarli gli studenti delle quinte classi del Liceo scientifico. “L’avventura della conoscenza”, il titolo dell’iniziativa, punto finale di un percorso di orientamento portato avanti con gli alunni per accompagnarli nella scelta dei loro percorsi professionali e di studio.

“E’ il 12 aprile – nota il prof. Mario Andrenacci – data importante in cui l’uomo si staccò dalla terra per volare nello spazio ed aprire nuove prospettive. Con Francesca e Claude vogliamo proporre un volo nella scienza, discutere di come essa possa inserirsi nella quotidianaità. Claude ha un’esperienza manageriale di alto livello, è partito dalle Marche con il gruppo Merloni ed ha collaborato poi con importanti aziende in giro per il mondo. Con questi due ospiti, che ringraziamo per la straordinaria disponibilità, vorremmo dare uno stimolo ai ragazzi, Francesca e Claude possono dirci molto sul lavoro, la scienza, l’Europa, le opportunità”.

“Tutti noi abbiamo avuto incontri che ci hanno cambiato la vita – chiosa il dirigente Roberto Vespasiani – Crediamo che queste lezioni siano un modo per ampliare gli orizzonti e la percezione della realtà”. “L’avventura della conoscenza non dovrebbe mai finire – aggiunge la vicepreside Ada Granatelli – Credo che queste occasioni siano interessanti soprattutto per le ragazze, perchè abbiamo davanti una donna che ha raggiunto risultati prestigiosi in un campo che fino ad oggi è stato prevalentemente appannaggio degli uomini”.

Francesca Faedi, astrofisica, vanta una lunga esperienza internazionale ed ha partecipato alla scoperta di un pianeta, denominato K2-229B, nella costellazione della Vergine. “Alle medie mi consigliavano di iscrivermi ad una scuola tecnica viste le mie abilità matematiche – ricorda la scienziata – per fortuna la mia famiglia non ascoltò quel consiglio. Per me è una splendida opportunità incontrare I ragazzi, ma non voglio parlare solo della mia esperienza. Mi piacerebbe realizzare un progetto insieme a loro, magari una pubblicazione che parli di spazio in termini comprensibili agli studenti, legata al territorio marchigiano, che ha espresso figure di assoluto rilievo per l’evoluzione della scienza”.

Claude Ngirumpatse si focalizza su alcuni concetti centrali: “Voglio che I ragazzi capiscano che non hanno nessuna scusa, perchè con la tecnologia convivono ogni giorno. Vivono in una regione eccezionale, io ho lavorato nel mondo grazie ad una azienda marchigiana. Le Marche offrono delle opportunità, la sfida da vincere riguarda le piccole dimensioni di gran parte delle aziente. Ma si può navigare da un settore all’altro, si possono prendere opportunità nella scienza vivendo nell’imprenditoria. Infine, voglio parlare di donne. Ce ne sono ancora troppo poche nell’economia, è un problema che abbiamo e che ci ritroveremo, è fondamentale inserirne sempre di più nel sistema economico marchigiano ed italiano”.

Un tema, quello delle opportunità lavorative per le donne, che l’astrofisica conosce molto bene. Nonostante il nutrito curriculum e le qualificate esperienze in università estere, in particolare nel Regno Unito, ad oggi non ha lavoro. “Ero precaria all’Osservatorio di Catania, quando si è svolto il concorso per il rinnovo avevo mio figlio all’ospedale ed un altro a casa con la febbre alta, non ho potuto partecipare ad una prova e questa è stata causa di esclusione – racconta Francesca Faedi – Dopo anni trascorsi all’estero sono tornata in Italia perchè volevo costruire una famiglia. Purtroppo essere mamma e portare avanti una professione presenta ancora molte difficoltà, nel nostro Paese siamo decisamente indietro rispetto a ciò che avviene in ambito internazionale”.


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