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Restauro dei tesori
della Chiesa santi Pietro e Antonio Abate,
Gualtieri: “Pregevole tassello di ripartenza”

MONSAMPIETRO MORICO - Il primo cittadino: "Ciò ci dona la certezza che il borgo medievale, le chiese e le opere d'arte di Monsampietro Morico, torneranno a brillare di un nuovo splendore, orgogliosi di donare ai postèri"

“Un pregevolissimo tassello di ripartenza” così il sindaco di Monsampietro Morico, Romina Gualtieri, definisce il restauro della pala dell’altare maggiore ‘Madonna con bambino e santi Pietro e Paolo’ e di tutte le ante rappresentanti ‘Le virtù teologali’ del reliquiario della chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Antonio Abate. Insomma l’arte come leva per la rinascita di un territorio che con forza, cuore e identità sta lavorando per rialzare la testa dopo le ferite del sisma. “Questo tassello – conferma Gualtieri – si aggiunge alla concreta e continua operatività a beneficio dell’intera comunità monsampietrina. Infatti è stato concretamente avviato il pregevole restauro grazie al finanziamento stanziato dall’Anci Marche insieme al Pio Sodalizio dei Piceni, con sede a Roma, previo parere della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle Marche, nell’ambito del progetto ‘Recupero opere d’arte mobili delle Marche danneggiate dal terremoto’

La Chiesa dei santi Pietro e Antonio Abate, già oggetto di finanziamento nel II piano delle opere pubbliche, è protagonista ora, dunque, anche dell’importante e significativo restauro conservativo delle due più imponenti opere d’arte.

“Ciò ci dona la certezza che il borgo medievale, le chiese e le opere d’arte di Monsampietro Morico, torneranno a brillare di un nuovo splendore, orgogliosi di donare ai postèri – continua il primo cittadino – un patrimonio storico-culturale impreziosito e valorizzato. Immensa gratitudine esprimo a nome della collettività tutta, al presidente Anci Marche e sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, al direttore- segretario generale Anci Marche, Marcello Bedeschi, al Pio Sodalizio dei Piceni, all’intera Soprintendenza delle Marche, con l’architetto Birrozzi, al segretariato regionale del ministero dei Beni e Attività culturali e del turismo per le Marche”.


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