“E’ vero che il Tennacola se ne va?”
Martinelli chiede chiarimenti all’amministrazione

SANT'ELPIDIO A MARE - Il consigliere di Unione civica presenta un'interrogazione: "Chiedo se sia vero che la sede si spostera in zona Brancadoro; la soluzione ad ogni problema continua ad essere l'abbandono del centro"

Unione Civica ha presentato una interrogazione al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale per sapere se risponde a verità il fatto che il Tennacola S.p.A. abbia in progetto di costruire una nuova sede nella zona industriale Brancadoro, lasciando l’attuale sede di via dei Prati. In caso affermativo, chiede quali sono le intenzioni dell’Amministrazione comunale per evitare che un altro servizio abbandoni la città.

“Gli ultimi anni – nota il consigliere ed ex sindaco Giovanni Martinelli – sono stati caratterizzati da un costante impoverimento del capoluogo e del centro storico in particolare, per il quale la soluzione a ogni problema o emergenza, è stato l’abbandono. Pensare, ad esempio, che la seconda via del centro storico, via delle Boccette, è chiusa da anni perché non si riesce a chiudere una falla apertasi nel selciato, costringendo famiglie ad andarsene da Sant’Elpidio, impoverendo il valore commerciale degli immobili, proibendo ogni sorta di manifestazioni in quell’ampio tratto di strada, è emblematico della situazione”.

Ora il centro, secondo l’ex primo cittadino ed oggi capogruppo di Unione civica tra i banchi di minoranza -“rischia di perdere un servizio importante. Al di là del ricordare che il Tennacola nacque a Sant’Elpidio dove ha la sede dal 1903, sarebbe opportuno che gli uffici di direzione restassero in capoluogo, decentrando nella zona industriale quelli operativi e le strutture tecniche. Diversamente la nuova collocazione, come accade per tutte le imprese, gli outlet commerciali nell’area Brancadoro, sarà un altro spazio di fuga verso l’esterno, con nessun valore aggiunto per la città”.

“È una riflessione – conclude Martinelli – che un buon amministratore dovrebbe fare per la sua città, senza essere solo spettatore, nel caso colpevole, della sua desertificazione. Dopo vai in giro per l’Europa a fare promozione: ma di cosa?”.


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