“Zone terremotate abbandonate dal Governo”
Affondo di Verducci sulla ricostruzione
E Alessandrini “Unico indagato è della Lega”

FERMO - Gli esponenti del Partito Democratico hanno fatto il punto della situazione, rimarcando il lavoro fatto dal precedente Governo e dalla Regione guidata da Ceriscioli

di Andrea Braconi

“Noi tifiamo per la ricostruzione”. È forse la considerazione più incisiva del senatore del Partito Democratico, Francesco Verducci, in occasione di un incontro sul post terremoto, voluto per puntualizzare quella che lo stesso Verducci non esita a definire “una situazione di totale abbandono da parte del Governo targato Lega e Movimento 5 Stelle”.

“Abbiamo depositato disegno di legge che riteniamo molto urgente – ricorda – perché c’è una situazione di grande esasperazione. La sensazione diffusa che c’è è di totale abbandono da parte del Governo nazionale. Basta entrare nel sito del Commissario, dove non c’è neanche un’ordinanza. Un abbandono che genera frustrazione tra sindaci e popolazione, con un distacco del Governo nei confronti della ricostruzione che dal mio punto di vista è assolutamente pazzesco”.

Verducci sottolinea come il Pd resti a disposizione del Governo in maniera costruttiva per affrontare i nodi ancora irrisolti. “Nel nostro Disegno di Legge ci sono strumenti per semplificare ed accelerare la ricostruzione, interventi che da mesi aspettiamo da parte del Governo ma invece vediamo solo immobilismo. Noi continueremo ad incalzare le forze di maggioranza, anche se a livello nazionale di terremoto e di ricostruzione non si parla più. E il pericolo maggiore è quando si spengono i riflettori”.

Ma cosa contiene il disegno di legge? “Innanzitutto la necessità di ripristinare l’intesa tra Governo, Regioni e Comuni sui principali provvedimenti, altrimenti c’è il rischio che salti la collaborazione istituzionale. Ad un altro tema siamo molto attenti, cioè al sostegno per le micro, piccole e medie imprese possano reagire, utilizzando le norme all’interno del codice degli appalti che permettono di suddividere in lotti più piccoli gli appalti. Un’altra norma riguarda l’ulteriore reclutamento di personale sia nei Comuni che negli Uffici Speciali per la Ricostruzione. C’è poi l’equiparazione dell’edilizia produttiva a quella abitativa, riconoscendo contributi al 100% alle seconde e terze proprietà. Altra cosa decisiva per la ricostruzione privata è la scelta diretta dell’impresa del beneficiario che ottiene il contributo pubblico”.

Alla domanda ricorrente sul “voi dove stavate?” Verducci è perentorio. “Il Pd c’è sempre stato, noi ci siamo sempre stati, come forza di maggioranza prima e ancora oggi. Rivendico l’importanza della Legge 189, molto avanzata e che prevede il rimborso totale di tutti i danni per le seconde case anche per la quasi totalità fuori dal Cratere, oltre ad una copertura ingentissima di investimenti per portare anche servizi legati a lavoro e sociale. In corso d’opera ci siamo accorti che qualcosa non funzionava, ma ci siamo sempre spesi nell’affrontare le questioni. Qui, invece, c’è un Governo che non vuole affrontare queste questioni, costringendo la ricostruzione ad un punto fermo”

Non dimentica, il senatore dem, le feroci critiche nella precedente campagna elettorale. “Prima di prendere i voti hanno fatto sciacallaggio, ma adesso che sono al Governo sono scappati. La ricostruzione per noi è una grande questione nazionale e non significa solo fare muri, ma creare le condizioni per il lavoro”.

Presente all’incontro anche il segretario provinciale del partito, Fabiano Alessandrini. “Noi continuiamo a stare sui problemi e a cercare di risolverli. Abbiamo però a che fare con gente che si muove per slogan e che si sta dimostrando inconsistente a tutti i livelli, compreso il terremoto. Per la prima volta c’è un Commissario commissariato da Crimi e questo aggiunge confusione a confusione. Così i 5 Stelle non si sentono più, mentre la Lega continua a dire che Ceriscioli dovrebbe andare a casa, come fa anche Cangini al quale dico: ma qual è il vostro modello di gestione del terremoto? Quello de L’Aquila? Abbiamo visto tutti che da 10 anni ad oggi la situazione è rimasta quasi al palo. Se ci sono ritardi oggi lo dobbiamo anche a quella gestione, con la quale è stata fatta una normativa molto stringente”.

Una ulteriore stoccata alla Lega Alessandrini la riserva sulla questione giudiziaria del senatore Pazzaglini. “Lo dico ad Arrigoni: l’unico indagato nelle Marche è il sindaco di Visso e allora ci deve dire se è questo il modello di gestione del terremoto della Lega. Tra l’altro neanche Pazzaglini si è dimesso da indagato, rispetto ai nostri che invece si dimettono. E cito Penati e Soru, tutti assolti. La Lega, invece, non può dare lezioni a nessuno. Qui parliamo di due anni e mezzo dal terremoto: ci saranno stati alcuni errori, ci saranno state le casette con l’umidità ma prontamente contestate alla ditta, ma nelle Marche la gestione del terremoto è stata lineare ed è l’unica che ha smaltito quasi tutte le macerie. Sicuramente non abbiamo fatto tutto bene, ma sicuramente meglio di quest’ultimo anno da parte di questi soggetti al Governo. E proprio la proposta di Verducci fa vedere che il Pd c’è sempre, al Governo come all’opposizione, ed è sempre vicino ai cittadini non con slogan e magliette, ma con i fatti”.

Verducci torna sulla vicenda delle scuole dell’entroterra, la cui continuità didattica è a rischio a causa della mancanza di risorse. “Questo significa che tu vuoi condannare quel territorio a morte certa, togliendo uno dei servizi più importanti. Questo Governo è indifferente a simili temi e noi la denuncia la poniamo sempre con grande spirito costruttivo. Ci piacerebbe vedere le nostre proposte nel decreto che Crimi deve fare da mesi e che Conte ha annunciato da mesi, ma che non sono in grado di fare”.

“Crimi fa le riunioni con i sindaci che protestano contro la gestione del commissario” ha ironizzato Alessandrini, che ha poi toccato il tema delle piste ciclabili che tante proteste aveva generato. “Intanto parliamo di fondi diversi rispetto a quelli della ricostruzione, anche se in tanti hanno voluto fare confusione su questo, ma tengo solo a precisare: se non crei infrastrutture, se non crei lavoro come fai rinascere quei territori? Abbiamo la consapevolezza di quante persone oggi si muovono e fanno turismo in bici? Ci sono regioni che hanno fatto di quella scelta una strategia primaria e ci sono migliaia di persone che scelgono per le loro vacanze proprio quei luoghi. La nostra scelta, invece, è stata strumentalizzata ad arte e questa è una vergogna”.

“Alle popolazioni che vivono in quell’area quello che mette a disagio è che si assista ad una parata di persone che vengono a fare discorsi elettorali, assolutamente lontani dalla realtà – ha concluso Francesco Miti -. E la preoccupazione che ci si allontani dalla reale situazione è estremamente grave. La Regione Marche gli interventi li ha fatti e li sta facendo, ma sentire tutte queste chiacchiere dà fastidio. È importantissimo che si intervenga, e subito, per facilitare la soluzione dei problemi”.


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