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“Il lavoro prima di tutto”: le priorità
di CambiAmo M.U.sica per Monte Urano

MONTE URANO - La lista del candidato sindaco Massimo Mazzaferro inizia a presentare il suo programma: "Prioritario rilanciare la zona industriale, daremo incentivi per stabilimenti e attività commerciali, vogliamo adibire spazi sfitti della zona industriale al coworking"

Dopo le prime due settimane di assemblee pubbliche nei quartieri, la lista del candidato sindaco Massimo Mazzaferro inizia a proporre il suo programma per Monte Urano, partendo da una priorità: il lavoro. “Viene prima di tutto – nota la lista guidata da Mazzaferro – Ne eravamo convinti quando abbiamo iniziato ad incontrarci e a costruire il progetto della lista CambiAMO M.U.sica, lo siamo ancora di più oggi, dopo aver incontrato centinaia di monturanesi e di ascoltare le loro necessità e preoccupazioni. Usciamo da questa iniziale sessione di assemblee pubbliche consapevoli di quanto sia fondamentale e sentito il tema del lavoro nella nostra città e dell’urgenza di fornire soluzioni innovative e risposte concrete. Da mesi ci confrontiamo con imprenditori e lavoratori ed alcune delle soluzioni che abbiamo prospettato e dei principali ambiti di intervento trovano conferma nella lucida analisi letta sugli organi d’informazione in questi giorni da parte dell’imprenditore Diego Della Valle”.

Iniziando ad illustrare alcune idee programmatiche, la lista fissa l’obiettivo di “restituire slancio economico e produttivo alla città e fiducia alla popolazione. Per farlo non possiamo che partire dalle proposte sul lavoro, di cui troppo poco si è parlato negli ultimi 5 anni, senza alcuna proposta qualificante da parte dell’Amministrazione uscente”.

Procedendo per punti, il gruppo parte dalla formazione. “Crediamo che l’Amministrazione comunale debba e possa sostenere le imprese nell’ottimizzazione del personale – notano Mazzaferro ed il suo gruppo – Sappiamo quanto sia difficile oggi per un’azienda investire per formare nuovi dipendenti. Il Comune può contribuire a sostenere i costi di formazione del personale incentivando la presenza di scuole di formazione private all’interno dell’area industriale e di favorire le realtà già esistenti. Questo riduce i costi per l’impresa ed al termine del ciclo fornisce figure qualificate, con maggiore possibilità di inserimento occupazionale. Le statistiche dicono che ha retto meglio alla crisi chi ha potuto disporre di professionalità specializzate. Investire quindi nell’alta formazione può incidere positivamente per l’azienda, per gli sbocchi del lavoratore, per chi intende approcciarsi al mondo del lavoro e per chi ne è rimasto fuori e cerca di reinserirsi”.

Proseguendo, si punta sugli sgravi fiscali:”Intendiamo prevedere una riduzione di Tari ed Imu a vantaggio di chi apre nuove attività produttive e commerciali, o effettua ristrutturazioni. Per la zona industriale daremo la possibilità ai titolari di opifici di trasformare la destinazione d’uso degli stabilimenti da produttiva a commerciale. Intendiamo inoltre rivedere il Piano regolatore per rendere l’area industriale maggiormente competitiva ed attrattiva per gli investitori. In materia di affitti introdurremo contributi a fondo perduto per i pubblici esercizi in centro storico, destinati a nuove aperture, ristrutturazioni e riconversioni, come già sperimentato positivamente da Comuni limitrofi”.

Altro aspetto su cui CambiAmo M.U.sica intende intervenire è il coworking: “Intendiamo individuare spazi sfitti all’interno della zona industriale, da adibire ad attività di coworking finanziata inizialmente dall’Amministrazione comunale. Questo comporterà una riduzione dei costi attraverso la divisione degli ambienti con affitti calmierati, sarà un incentivo allo scambio ed al dialogo tra i fruitori dei locali, affinché esso possa diventare incubatore per nuove startup d’impresa. Tale dialogo sarà inoltre l’opportunità per sviluppare forme consorziate di ecommerce per le imprese locali, attraverso una selezione dei partecipanti”.

Tra gli obiettivi, infine, quello di aprire uno sportello pubblico digitale per facilitare l’accesso a fondi nazionali ed europei destinati alle aziende. “Uno spazio aperto ai privati, con personale qualificato, per consentire di intercettare risorse per l’innovazione d’impresa e l’internazionalizzazione. Infine, intendiamo introdurre il bonus assunzioni, cioè prevedere, nel rispetto dei vincoli di bilancio, una quota annua da erogare a chi effettua nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato”.


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