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SOS-PRIMO INTERVENTO
Epistassi? Ecco cosa fare
Videoguida dell’Area Vasta 4

EMERGENZA - Seconda puntata della rubrica di Cronache Fermane sul primo intervento in caso di incidenti e emergenze. Si parla di epistassi, sangue dal naso. I consigli di Stefano Dallari, direttore di Otorinolaringoiatria del Murri
Le manovre da effettuare in caso di sanguinamento dal naso

Il dottor Stefano Dallari, direttore del reparto di Otorinolaringoiatria del Murri di Fermo, con una sua assistente

di Giorgio Fedeli e Simone Corazza (foto e video Simone Corazza)

Sos Primo Intervento. Seconda puntata, dopo quella incentrata sull’ostruzione delle vie aeree nei bambini (leggi l’articolo e guarda il video), della rubrica di Cronache Fermane, realizzata in collaborazione con l’Area vasta 4 guidata dal direttore Licio Livini, con il prezioso contributo del Pronto Soccorso dell’ospedale Murri di Fermo, nella persona del suo primario, Fabrizio Giostra, affiancato da professionisti e specialisti dell’emergenza.

Sos Primo Intervento, appunto. Sì perché la rubrica, tramite spiegazioni, delucidazioni, esempi pratici e, soprattutto una video-guida, ha l’obiettivo di fornire ai lettori, di tutte le età, un vademecum sul primo intervento, quello da effettuare in casa, o in strada, nella quotidianità, per rispondere con tempestività e efficacia a quelli noti come incidenti domestici. Insomma guidare e formare anche i ‘non addetti ai lavori’ su come comportarsi in caso di urgenze, tra le più comuni, quelle che possono verificarsi in qualsiasi momento e colpire i propri cari, dai bambini agli anziani, ovunque. Pochi istanti in cui è fondamentale, anche se comprensibilmente non facile, non farsi assalire dall’angoscia e dalla confusione. E agire nel migliore dei modi, in attesa dell’arrivo del 118. Sì perché è importante sapere cosa fare ma anche cosa evitare. Indicazioni basilari per migliorare o, quantomeno, tamponare, la situazione. E non peggiorarla. Pochi istanti a disposizione per praticare manovre che in molti casi sono dei veri e propri ‘salva-vita’.

 

Fabrizio Giostra, primario del pronto soccorso di Fermo

“L’obiettivo della rubrica è fornire strumenti utili ai lettori per affrontare delle vere e proprie emergenze in attesa del 118, oppure situazioni molto più banali che possono risolversi nel migliore dei modi senza un accesso improprio al pronto soccorso. Svilupperemo dei video con degli specialisti del settore. Video semplici, didattici, efficaci e chi li guarda può far sue nozioni di base per affrontare tutte le situazioni, fino alle più drammatiche”.

Tecniche che possono essere apprese e approfondite, e su cui si può acquisire una sempre maggiore praticità e dimestichezza, frequentando i vari corsi di primo soccorso ciclicamente organizzati dalle varie Pubbliche Assistenze del Fermano. 

“Il Pronto Soccorso, dalla pubblicazione della puntata, risponderà ai dubbi e alle richieste degli utenti – segnala il primario Giostra – attraverso i commenti all’articolo”.

Entrando nel dettaglio della puntata, scopriamo con il dottor Stefano Dallari, direttore dell’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Murri di Fermo, come comportarsi dinanzi a un caso di epistassi, ovvero al sanguinamento dal naso.

Il dottor Giostra, direttore del Pronto Soccorso del nostro ospedale Murri, mi ha chiesto gentilmente di parlare dei sanguinamenti dal naso, soprattutto nell’ottica di segnalare quando è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso oppure quando non c’è un’urgenza e il sanguinamento dal naso, almeno in prima battuta, può essere trattato a casa, dalla persona stessa o con l’aiuto dei familiari. Voglio subito precisare, però, per non creare equivoci, che se un sanguinamento dal naso, che si risolve anche a casa con le manovre che vi spiegherò, si ripete più di due o tre volte, certamente una visita specialistica otorino va fatta. Il senso di questa nostra intervista è proprio quello aiutare i cittadini a individuare e distinguere i casi di sanguinamento nasale che necessitano di un trattamento urgente da quelli che invece non dovrebbero portare la persona al pronto scorso ma eventualmente dal proprio medico di medicina generale o dal pediatra, se si tratta di un bambino, ed essere poi, eventualmente, controllati con una certa calma. Cosa intendiamo noi per sanguinamento dal naso, che con termine medico chiamiamo epistassi?

Il dottor Stefano Dallari, primario di Otorinolaringoiatria del Murri di Fermo

Intendiamo, come ovvio, la fuoriuscita di sangue dal naso. Bisogna però tener subito presente che in determinate condizioni, che sono poi anche le più pericolose, se c’è un sanguinamento nella parte profonda delle fosse nasali, il sangue può andare direttamente in gola e magari non uscire davanti. È chiaro quindi che, se si tratta di un bambino o di un soggetto poco collaborante, occorre aprirgli la bocca e controllare che non sia piena di sangue. Nella maggior parte dei casi però il sanguinamento è anteriore, cioè il sangue lo si vede uscire dalle narici. Sempre nella maggior parte dei casi, il sanguinamento anteriore ha cause relativamente benigne e addirittura banali. Nei bambini, per esempio, il più delle volte si tratta della rottura dei capillari che si trovano nella parte anteriore della cavità nasale. Sono capillari già di per sé superficiali e quindi un eventuale raffreddore, oppure mettere le dita nel naso, un piccolo trauma, l’influenza, possono congestionare questi vasellini e farli sanguinare.
Tutto questo capita anche negli adulti, dove tra le cause più frequenti vi può essere uno sbalzo di pressione. Occorre a questo proposito ricordare che se c’è un sanguinamento per uno sbalzo di pressione è molto probabile che la persona, vedendo il sangue, si spaventi e la pressione aumenti ancora di più e con essa anche il sanguinamento, che diventa addirittura una cosa favorevole, perché meglio che sanguini il naso, piuttosto che un qualche vaso nel cervello.
Quale dunque il messaggio che vogliamo dare, in una situazione come questa?
Se ovviamente la persona che sanguina non appare star male, si sa che soffre di pressione alta, sanguina anteriormente, procedere le manovre che illustrerò, tranquillizzarlo, misurargli la pressione, aspettandosi di trovarla alta, ma non altissima. Se il quadro non si risolve, ovviamente si va al pronto soccorso.

Quali sono dunque queste manovre da fare a casa, di fronte al sangue che esce dal naso?

Non fare come mia nonna che mi faceva sdraiare a pancia in su e mi metteva una pezza bagnata con acqua fredda sulla fronte. Così che il sangue continuava ad andarmi giù per la gola!
Bisogna invece, prima di tutto, piegarsi in avanti, per fare uscire il sangue e non farlo andare giù in gola e poi si prende bene il naso e lo si schiaccia. O si comprime la narice dove esce il sangue, verso l’interno, per chiuderla e schiacciarla contro il setto nasale, oppure eventualmente si pinza tutto il naso, nella parte inferiore, morbida. La narice o il naso vanno tenuti stretti, chiusi, per almeno cinque minuti, meglio dieci minuti, che è proprio il tempo necessario al sangue per coagulare, in condizioni normali. (DIMOSTRAZIONE VIDEO) Faccio presente ai nostri lettori che cinque, addirittura dieci, minuti sono un tempo eterno quindi quando uno crede di essere stato lì cinque minuti, probabilmente è passato solo poco più di un minuto. Quindi bisogna avere l’orologio per controllare. Un’altra possibilità, quella che io preferisco, è quella di prendere un pezzo di cotone, non tanto il cotone emostatico che, fra l’altro, poi dopo lascia dei residui, ma un pezzo di semplice cotone idrofilo, bagnarlo, possibilmente con acqua fredda, e poi strizzarlo e infilarlo dentro il naso. A questo punto si schiaccia bene, sempre per quei famosi dieci minuti controllati con l’orologio. Se inizialmente il tampone si riempie di sangue, lo si può cambiare e, dopo 5-6 minuti, si può cominciare a toglierlo per vedere se il sanguinamento è diminuito o si è arrestato.


Ricapitolando, dunque. Se con queste manovre il sanguinamento si arresta, la cosa può essere gestita a domicilio, quindi un tentativo di arrestare il sanguinamento a casa va quasi sempre fatto.
Molto importante è ovviamente valutare le condizioni generali, al momento del sanguinamento. Se la persona si sente bene, sta bene, non ha malattie in particolare, è solo magari raffreddato, influenzato è un conto, e val la pena fare quanto abbiamo appena spiegato. Se invece il sanguinamento avviene in una persona già debilitata, magari non è la prima volta che capita, si vede che il paziente si sente male e addirittura sviene, allora è chiaro che bisogna portarlo subito in pronto soccorso. Diciamo che se il sanguinamento è molto abbondante e non si arresta dopo un primo o al massimo due tentativi, è inevitabile portarlo al pronto soccorso.
Torniamo all’epistassi che abbiamo arrestato con successo a casa. Cosa fare, dopo? Anche qui, dipende dalle condizioni generali della persona. Se è un individuo globalmente sano, e l’episodio può essere considerato quasi casuale, basterà evitare sforzi fisici, ambienti troppo caldi o troppo freddi, per qualche giorno. Si dice anche di evitare di fare docce o bagni troppo caldi e di mangiare cibi troppo piccanti. Sarà utile fare dei blandi lavaggi nasali con la soluzione salina (fisiologica), tiepida e usare pomate cicatrizzanti e lubrificanti, da mettere nel naso. Evitare, per i primi giorni, di soffiare il naso o, perlomeno, soffiare delicatamente. Sternutire a bocca aperta. Naturalmente si sta all’erta e se la cosa tende a ripetersi, una visita specialistica si impone.
Se invece l’individuo soffre di pressione alta, oppure di malattie di fegato o reni, oppure assume anticoagulanti perché ha problemi di cuore o di circolazione, la cosa forse più importante è la causa del sanguinamento nasale, piuttosto che quello specifico episodio di sanguinamento. Se infatti il sanguinamento si ferma con le manovre illustrate prima, si può anche evitare di andare al pronto soccorso ma certamente bisogna informare il medico di famiglia e approfondire la cosa.


Facciamo di nuovo un riassunto di quello che abbiamo detto e del messaggio che vogliamo dare.
Potremmo dire che parecchie volte un sanguinamento nasale può essere risolto senza andare, d’urgenza, al pronto soccorso. Viceversa, un sanguinamento, anche apparentemente banale, che si ripeta due, massimo tre volte, richiede una visita specialistica.
In conclusione, vorrei richiamare l’attenzione sui sanguinamenti che si ripetono, anche non troppo abbondanti, ma sempre dalla stessa narice. Nella maggioranza dei casi sono da causa benigna, dovuti dall’ingrossamento di quei capillari superficiali di cui abbiamo parlato prima. Devono però essere sempre controllati, a maggior ragione nel nostro territorio, dove ci sono le industrie del legno e delle calzature. C’è infatti il rischio, anche se percentualmente scarso, di sviluppare tumori nasali che, se presi in tempo, possono essere curati. Quindi prestino attenzione soprattutto le persone di mezza età che hanno lavorato o lavorano nel legno o nelle calzature e che sentono il naso chiuso o che hanno epistassi, ancor più se da una sola parte, sempre quella. In questi casi più che al pronto soccorso, d’urgenza, è meglio rivolgersi, con urgenza, al proprio medico, per fare una visita otorino il prima possibile“.

SOS-PRIMO INTERVENTO Cosa fare se un bimbo sta soffocando: VIDEO-GUIDA del Pronto Soccorso Av4


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