‘Avengers: Endgame’, azione
ed emozioni che valgono
ogni secondo speso a guardare

Per gli appassionati di cinema la recensione di Giuseppe Di Stefano

 

Probabilmente hanno tenuto il meglio per la fine, anche se non sono ancora pronto ad etichettare Avengers: Endgame come il migliore dei 22 film del Marvel Cinematic Universe fino ad oggi. Sicuramente si tratta di un serissimo contendente al trono e, senza dubbio, il campione, quando si tratta di stretta emotiva. Se anche voi siete cresciuti al fianco di questi supereroi, vi sarà più volte difficile trattenere le lacrime durante questa avventura magnificamente filmata.

 

Una buona parte del merito va alla divertente, ben ritmata, esperta ed intelligente sceneggiatura di Christopher Markus e Stephen McFeely, nonché alla nitida direzione dei fratelli Anthony e Joe Russo, che sfoderano la prodezza di una miriade di archi narrativi resi possibili dalle superbe prestazioni di un cast stellare. Avengers: Endgame, con le sue tre ore di durata, passa senza neppure un minimo accenno di noia o un inciampo nello sviluppo della trama.

 

Il mio consiglio è: andate al bagno prima di entrare al cinema, perché poi non vorrete perdere neanche un secondo del film.

Dopo lo schiocco di Thanos che ha spazzato via metà della vita nell’universo, gli Avengers sopravvissuti cercano un modo per tornare indietro e rimediare a ciò che una volta è andato storto. Ma non sarà facile recuperare le pietre e annullare ciò che è stato fatto.

I fan della Marvel non saranno sorpresi di sapere che la maggior parte delle clip che intraviste nel trailer arrivano dai primi 15 minuti del film, ma tutto ciò che non si è visto, di quei 15 minuti, vi lascerà a bocca aperta. La prima parte del film riguarda principalmente il far fronte al dolore e alla perdita, e alle molte diverse forme che essi prendono, anche se vedremo che nessuno ha superato la depressione fino alla completa accettazione, come Steve Rogers (Chris Evans) ci dice anche nei trailer: “Alcune persone vanno avanti. Ma non noi.”

In molti momenti della pellicola, Avengers: Endgame trova il modo di essere emotivamente coinvolgente come nessun film Marvel era mai stato. Di solito, l’Academy non riconosce una grande interpretazione, se allegata a un costume o a un mantello. Ciò non significa che in questo film non ci siano interpretazioni degne di un Oscar. Nonostante la sua durata, avrei volentieri speso qualche altro minuto in compagnia di Avengers: Endgame.

di Giuseppe Di Stefano


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