Percorso naturalistico ed artistico per la sesta edizione di Fermoattivo

FERMO - Diffusi nel centro storico, fermani e turisti potranno trovare le mappe del percorso con i luoghi dove gli artisti espongono le opere

di Alessandro Giacopetti

Dal 25 al 28 aprile il centro storico di Fermo apre anche gli angoli più nascosti, anche i cortili privati al pubblico di Fermoattivo, manifestazione nata sei anni fa dalla mente di Claudio ‘Bibi’ Iacopini.

Pittori, fotografi, scultori sia del Fermano che provenienti dal resto d’Italia e persino da Buenos Aires, Argentina. Piazze, chiostri, vicoli e giardini, sono naturale cornice per Fermoattivo. Il valore che ha per la città è stato sintetizzato in alcuni interventi davanti alla torre Matteucci e alla chiesa del Carmine, dagli interventi dell’Amministazione comunale e degli organizzatori.

Ad aprire il pomeriggio le note di due allievi, uno italiano, l’altro cinese, del Conservatorio Pergolesi di Fermo, presi come spunto per l’incipit dal sindaco Paolo Calcinaro: “La musica degli alunni del Conservatorio, fa da colonna sonora alle camminate che molti di noi fanno nel centro storico di Fermo. Danno ritmo alla città. E’ un privilegio avere tale ricchezza. Molti i turisti a Fermo in questo ponte di Pasqua, 25 aprile e 1 maggio – ha aggiunto poi il sindaco – giorni nei quali il turismo è tornato a crescere, anche grazie a Fermoattivo. L’appuntamento, infatti, amplifica il potenziale turistico di Fermo, aprendo spazi pubblici e privati, spesso nascosti. Fermoattivo dovrebbe essere preso a parametro da altre realtà fermane per aprirsi e mostrare la bellezza della città”.

E’ stata, quindi, Patrizia di Ruscio, dell’associazione Il Bianco, ad intervenire: “Grazie ai 75 artisti che si sono prestati ad esporre, anche nei vari giardini. Noi ci mettiamo passione ed energia organizzativa. E’ bello vedere che già, giovedì mattina, in fase di allestimento, molti visitatori giravano con la piantina della città e del percorso. Siamo alla sesta edizione di Fermoattivo e sei anni non sono pochi, soprattutto perché ogni anno bisogna trovare novità per il percorso”.

Delle novità ha parlato proprio Claudio “Bibi” Iacopini, anima dell’organizzazione dell’appuntamento che durerà fino a domenica 28 aprile: “Fermoattivo è un mosaico che ogni anno viene messo insieme anche grazie alle associazioni che collaborano con noi.

Quest’anno ha un taglio ambientalista. Ecco perché il percorso parte dal Girfalco, scendendo lungo via del teatro Antico, passando al parco della Rimembranza, che ricorda i caduti fermani della Grande Guerra. Qui abbiamo posizionato cartelli con i 314 nomi dei caduti della Prima Guerra Mondiale.

Di fronte c’è la Cavea dell’antico teatro Romano. Novità del percorso è il belvedere a piazzale Azzolino, realizzato dopo i lavori di restauro. Aperto anche lo spazio situato nella parte posteriore di palazzo di Priori, utilizzato dai Vigili Urbani come garage per le auto, quando avevano la sede in piazza. All’interno sono visibili i resti, due volte e tre colonne, di una antica chiesa: quella di San Martino risalente al 1156. Altre due novità inserite nel percorso sono il giardino pensile della sede dell’Arcivescovado e lo spazio verde situato di fronte all’accesso alle Cisterne Romane. Mediante analisi con il georadar nel terreno, si è scoperto che a circa 3 metri di profondità, sotto il giardino ci sono anche dei resti di mura romane, forse appartenenti ad abitazioni”, ha concluso Claudio Iacopini.

Diffusi in maniera intelligente nel centro storico, fermani e turisti potranno trovare le mappe del percorso con tutti i luoghi dove gli artisti stanno esponendo le loro opere. Nei luoghi più significativi, inoltre, cartelli narrano la storia, anzi tante storie, legate alla città. Aperti anche alcuni cortili privati, tra i quali quello messo a disposizione da Carlo Iommi e Nunzia Luciani, situato proprio sotto uno dei loggiati in piazza del Popolo.


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