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CambiaAmo M.U.sica punta
sugli anziani: “Aprire
un centro diurno è una priorità”

MONTE URANO - La lista del candidato sindaco Mazzaferro guarda alla terza età: "Con l'aiuto di privati e fondazioni apriremo uno spazio per gli anziani che "offrirà un servizio a chi ha bisogno di aiuto per accudire i propri cari"

Attenzione a sociale e lavoro. Sono due dei tempi prioritari per la lista CambiAMO M.U.sica a Monte Urano, guidata dal candidato sindaco Massimo Mazzaferro, che vuole curarsi dei cittadini “passando dalla formazione e dall’accoglienza per gli anziani. Per motivi burocratici Monte Urano non potrà avere una casa di riposo pubblica, però con l’aiuto dei privati e fondazioni possiamo e dobbiamo avere un centro diurno per anziani, una struttura socio-sanitaria di tipo semi-residenziale che offra un aiuto concreto a famiglie di persone autosufficienti, parzialmente autosufficienti, non autosufficienti”.

La lista evidenzia come i centri diurni possano “accogliere durante il giorno i nostri cari in condizione di parziale sufficienza, permettendogli di socializzare e passare del tempo in compagnia. Un centro diurno è strutturato specificatamente per accogliere e assistere gli anziani durante le ore del giorno e può essere la scelta ideale quando non si ha la possibilità di accudire un familiare, se non ci sono persone a cui affidarlo oppure se si cerca un ambiente in cui possa socializzare, oltre che ricevere supervisione e sostegno nello svolgimento delle normali attività quotidiane. Gli utenti hanno la possibilità di partecipare ad attività ricreative e ludiche, nonché di creare una rete di contatti e di amicizie solidali molto importanti. Un luogo che dia garanzia di supervisione e sostegno della persona anziana per un tot di ore al giorno in cui i familiari, per altri impegni, non riescono a dedicarsi a loro”.

Mazzaferro e la lista CambiAMO M.U.sica si dicono convinti che realizzare una struttura del genere a Monte Urano “permetterebbe alle famiglie di abbattere i costi mensili per l’assistenza ai nostri genitori, ai nostri nonni, lasciandogli la possibilità di stare insieme ad altre persone, migliorandone anche l’umore. Sappiamo bene che hanno bisogno di confrontarsi e parlare, vogliamo pensare a loro, perché sono il pilastro della nostra società e meritano
tutta la nostra attenzione. Con l’aiuto di privati e fondazioni possiamo farlo, dobbiamo farlo”.


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