“Scuolabus, mezzi raccolta rifiuti
e desolazione del centro, quanti fallimenti
per Calcinaro & c.” le bordate di Zacheo

FERMO - Il capogruppo di Io Scelgo Fermo: "occorre dire basta e reagire con forza, auspicando l’intervento istituzionale di chi ha il dovere di farlo"

Pasquale Zacheo

“Martedì prossimo il consiglio sarà chiamato ad approvare il bilancio consuntivo. E lo si farà, ancora una volta, nelle ore più tarde, sino a notte fonda, impedendo, di fatto, a molta gente di partecipare e sapere come vengono spesi soldi pubblici. Dalle costosissime feste nella sola piazza, all’incredibile spesa per il noleggio delle isole ecologiche e dei mezzi di raccolta dei rifiuti, all’acquisto di telecamere che un normale padre di famiglia acquisterebbe spendendo ben cinque-sei volte in meno”. Inizia così la nuova invettiva di Pasquale Zacheo, capogruppo di Io Scelgo Fermo.

Zacheo che rincara la dose: “Se a ciò si aggiungono l’assenza di risultati concreti o addirittura la paradossale conseguenza per la sicurezza e la tranquillità delle persone e dei nostri bambini, allora occorre dire basta e reagire con forza, auspicando l’intervento istituzionale di chi ha il dovere di farlo.
Nonostante gli oltre 700 mila euro spesi in quattro anni per le sole feste e sagre, con normalissimi alberi di Natale arrivati a costare anche ben 15 mila euro l’uno, la condizione del centro storico è purtroppo desolante. Desolazione che la sera viene sopraffatta dalla inquietudine indotta dal buio e dalla desertificazione delle strade. Un vero fallimento per Calcinaro, per quello che in questi quattro anni è stato il suo principale, e probabilmente unico, obiettivo politico.
Altra follia amministrativa è relativa alle telecamere. In meno di due anni, sono già stati spesi circa 200.000 euro per l’acquisto di poco più di venti dispositivi. Ora dicono che vorrebbero istallare altre 64 nuove telecamere nella sola Lido Tre Archi, dove già hanno posizionato una ventina di postazioni di ripresa che si stanno rivelando totalmente inutili, non riuscendo neppure ad individuare chi abbandona i rifiuti in prossimità degli ecopoint, a loro volta rivelatisi inutili benché costati oltre 300.000 euro. Peraltro, non esiste ancora un regolamento approvato per la videosorveglianza, e molte telecamere piazzate sulla città sono persino cieche nel senso che non sarebbero collegate a nessun dispositivo di registrazione. Anche le tanto pubblicizzate telecamere Ocr per la lettura delle targhe, benché profumatamente pagate, non sono mai state collegate a nessuna forza di polizia statale e non consentono neppure il servizio di controllo stradale a cura della Polizia municipale.
Ora, dopo aver svuotato le casse comunali, si sono improvvisamente accorti che gli scuolabus comunali sono obsoleti ed addirittura Euro 0. Ci sono voluti ben quattro anni per rendersi conto che i bambini viaggiano su veicoli vecchi. Senza una adeguata pianificazione delle reali esigenze della comunità, si sono ora trovati nella condizione di poter acquistare solo uno scuolabus usato e quindi già vecchio, pagandolo 70.000 euro. E questo dopo aver respinto, al solo scopo di non valorizzare il nostro impegno, un innovativo progetto di trasporto cittadino, già attivo in altre città, moderno, sicuro, non inquinante e a bassissimo costo di gestione.

La foto del mezzo della raccolta rifiuti diffusa da Zacheo

Ed a proposito di sicurezza dei trasporti, negli ultimi giorni, un mezzo di raccolta rifiuti, anch’esso vetusto, da quello che sappiamo, avrebbe perso improvvisamente il controllo sulla strada Pompeiana scivolando sulla carreggiata e andando ad impattare contro un albero che avrebbe protetto un’abitazione sottostante e finanche i due malcapitati operatori. Rimosse le targhe del mezzo, lasciandolo sulla pubblica via. Manca la sicurezza, ma non i costi esosi. Paghiamo un noleggio, di cui pare sfuggito il controllo sulla durata dell’appalto, che arriverebbe a costare ben 30.000 euro circa mensili. In questi ultimi giorni, in concomitanza con la nostra richiesta di notizie circa lo stato di manutenzione di questi mezzi, pare sia stata finalmente richiesta la loro revisione. Una circostanza che segna l’assoluta inadeguatezza politica e gestionale della giunta Calcinaro.
Le isole ecologiche rappresentano un’ulteriore follia finanziaria. La gente si chiede e ci chiede quanto costano. C’è curiosità, ma tutto è tenuto nascosto. Nonostante la nostra richiesta, nessuno si è preso la briga di rispondere. Ma sappiamo che sono anch’esse a noleggio e costeranno alla comunità la bellezza di quasi 300.000 euro all’anno per le 80 postazioni previste.
Diceva Seneca: cui prodest? Lo ripetiamo noi: a chi giova?”.


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