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«Ridiscuteremo le sanzioni alla Russia
e difenderemo il Made in Italy
»,
Salvini infiamma Montegranaro (Foto e Video)

MONTEGRANARO - Il vicepremier oggi pomeriggio a Montegranaro per l’ultima tappa della sua giornata a spasso per le Marche. Il 'Capitano' ha lanciato le candidature alle Europee di Mauro Lucentini e alle Comunali di Gastone Gismondi

di Marco Pagliariccio (foto e video Simone Corazza) “Non sono qua a dirvi che daremo lavoro a tutti o che il Milan vincerà la Champions. Specialmente sulla seconda facciamo davvero difficoltà”. Un Matteo Salvini pimpante nonostante fosse l’ultima tappa della sua giornata a spasso per le Marche quello che ha scaldato il pomeriggio montegranarese. Piazza San Serafino transennata e battuta palmo per palmo dalle forze dell’ordine, ma il pienone c’è stato eccome, con tanta gente rimasta anche ai bordi delle transenne ad ascoltare le parole del ‘Capitano’. Salvini è arrivato a Montegranaro intorno alle 17.30, con circa 45 minuti di ritardo sulla tabella di marcia, e ha chiuso il suo tour delle Marche proprio nel cuore della terra dei calzaturieri. Una mezz’ora di intervento per il ministro degli Interni, scortato dal ‘padrone di casa’ Mauro Lucentini e da tutti gli stati generali della Lega nel Fermano e non solo. Molto spazio ai temi caldi della politica nazionale, ma il leader leghista non ha dimenticato di guardare alle problematiche del distretto fermano-maceratese. “Tre quarti delle leggi che passano in Parlamento arrivano dall’Europa – ha ribadito Salvini – il voto comunale è importante, ma quello europeo lo è ancora di più. Vogliamo vincere per portare a Bruxelles per la difesa del Made In Italy per tutti i prodotti italiani, che siano scarpe, formaggi o gioielli. Sento tanti imprenditori che esportano il 70-80% dei loro prodotti e trovano all’estero il loro stesso prodotto, taroccato, senza etichette e a costi più bassi. Gli imprenditori italiani sono i migliori al mondo, ma devono essere messi nelle condizioni di poter competere ad armi pari. L’Europa ha sempre detto no trincerandosi dietro il fatto che così si andrebbe a condizionare il libero mercato. Una follia, lo fanno solo per difendere gli interessi di altri”. Parole al miele per i diversi imprenditori calzaturieri che non sono voluti mancare all’incontro, primo fra tutti quell’Enrico Ciccola che della battaglia per il Made In ha fatto una bandiera e che non più di un anno e mezzo fa aveva portato nella sua azienda l’allora premier Matteo Renzi. “Vogliamo ridiscutere la sanzioni alla Russia, gli imprenditori quando vado a fiere e saloni mi chiedono di continuo il perché del rinnovo continuo di questi interventi – ha continuato Salvini, in t-shirt azzurra nonostante la temperatura non certo estiva, con l’eloquente scritta ‘Liberiamo le Marche’ – tutto il mondo fa affari con la Russia, perché a rimetterci devono essere gli italiani? Se ci date mandato, andremo a ridiscutere un bel po’ di cose a Bruxelles”. Il leader leghista ha parlato di immigrazione e sicurezza, di lotta allo spaccio di droga e case chiuse, di riduzione delle tassazioni sul lavoro e di pensioni. La piazza approva e si accalca alle transenne per un selfie, una stretta di mano, un saluto con la ‘rockstar’ della politica attuale. Nessuno spazio per le contestazioni, molti si aspettavano punti di protesta nelle zone circostanti piazza San Serafino da parte di Sinistra Italiana e Comitato 5 Luglio, ma la linea ferma della Questura (che aveva indicato come location consentita per la protesta quella di piazza San Liborio, ben lontana dal luogo della manifestazione leghista) e il massiccio dispiegamento di forze dell’ordine, pur causando qualche disagio, ha fatto sì che tutto sia filato liscio senza particolari problemi. A fare da prologo all’intervento di Salvini era stati in primis Mauro Lucentini, candidato per il Centro Italia alle elezioni europee. Nel suo intervento tanto spazio alla parola “lavoro” e le critiche all’amministrazione comunale uscente, similmente a quello di Gastone Gismondi, candidato sindaco della lista civica Montegranaro Tra La Gente ma leghista a tutti gli effetti ormai da diversi mesi. C’erano anche molti amministratori locali e candidati sindaci, in primis il monturanese Massimo Mazzaferro e il sangiustese Giuseppe Sardini, oltre alla consigliera regionale Marzia Malaigia e al coordinatore regionale del partito Paolo Arrigoni.


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