Pro loco in Festa, lavori in corso
Agostini: “Vogliamo un’edizione da record”

PORTO SAN GIORGIO - Work in progress per organizzare Pro loco in Festa, giunta alla sua diciannovesima edizione. Quest'anno l'evento partirà il 4 luglio con un convegno per terminare il 7 luglio

di Sandro Renzi

Lavori in corso per Pro loco in Festa, diciannovesima edizione, che andrà in scena dal 4 al 7 luglio sul lungomare Gramsci. Sono settimane intense tanto per il sodalizio sangiorgese quanto per l’Unpli provinciale impegnati a dare lustro ad una delle manifestazioni più importanti della stagione estiva rivierasca. Saranno diciannove anche le regioni italiane rappresentate nel lungo serpentone di stand che si snoderà da nord a sud. Tornerà pure una rappresentanza di Varpalota. Mancherà all’appello per motivi organizzativi solo la Sardegna. Per il festival dei prodotti enogastronomici, oltre che vetrina turistica, si preannuncia un altro  sold out. Sono attesi, come negli anni passati, migliaia di visitatori spalmati nelle quattro giornate. Il clou ovviamente sabato, come da tradizione. Le tipicità di ogni Pro loco ospite faranno bella mostra di sé e sarà l’occasione per assaggiare piatti inusuali.

Massimo Agostini

Stiamo lavorando ogni giorno per organizzare al meglio questo evento -conferma il presidente della Pro loco sangiorgese, Massimo Agostini- che si aprirà con un convegno il 4 luglio. Il giorno successivo invece apriranno gli stand“. Pratiche e burocrazia negli anni sono cresciuti a dismisura anche per una manifestazione simile. L’incombenza più pressante forse è la redazione di un piano della sicurezza, obbligatorio dopo i tragici fatti di Torino. E’ presumibile che anche quest’anno verranno posizionati degli ostacoli ad hoc tanto a nord a quanto a sud del tratto di lungomare interessato dalla festa per impedire l’accesso con automezzi a malintenzionati. E poi l’individuazione di via di fuga nelle strade adiacenti ben segnalate. Da qualche anno inoltre Pro loco in festa è anche sinonimo di attenzione per l’ambiente. Da qui la scelta di utilizzare solo stoviglie biodegradabili e di raccogliere gli olii e gli scarti derivanti dalla preparazione dei piatti in appositi contenitori. Un messaggio chiaro quello che arriva dai sodalizi: il territorio e le sue peculiarità sono un bene da difendere, sono la ricchezza su cui investire in chiave turistica.

 


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