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La carica dei 98 “pelosetti”:
un successo l’evento
di Quattro Zampe in Piazza

FERMO - A vincere un Meticcio, a pari merito con un Wippet. Premiato anche Max, un bigol di 9 anni che dopo la morte della sua padrona ha trovato luce e serenità presso la famiglia della direttrice dei quattro zampe Funari

Quasi 100 “pelosetti” (98 per la precisione) hanno sfilato e concorso a Fermo per il Best in Show finale. A vincere un Meticcio, a pari merito con un Wippet.

“Vogliamo ringraziare i nostri sponsor – commentano dallo staff dell’associazione Quattro Zampe di Piazza, soddisfatti per la riuscita dell’evento – perché ci hanno permesso di portare alla luce e partorire ciò che era un nostro ambito desiderio e, cioè, il Quattro Zampe Show. Fautori in primis Roberta Vitali, presidente, e Simone de Santis, vice presidente, attivissimi e che hanno coordinato in modo scorrevole ed efficiente, nonostante il fiume di animali accorsi alla mostra amatoriale cinofila”.

Parole di stima ed approvazione arrivate dal sindaco Paolo Calcinaro e dall’assessore Mauro Torresi. “Hanno detto di essere contentissimi per ciò che abbiamo fatto e che li abbiamo lasciati quasi esterrefatti. Il loro ringraziamento e la loro presenza è comunque simbolo di stima e fiducia reciproca”.

Emozionati gli organizzati sia per la presenza di bambini che hanno sfilato con i loro fedeli compagni di avventura, sia per momenti particolari vissuti nell’arco della manifestazione. “Per premiare anche Max, un bigol di 9 anni che dopo la morte della sua padrona ha trovato luce e serenità presso la famiglia della direttrice dei quattro zampe Funari. Max è in qualche modo il nostro emblema, considerato che ci contraddistinguiamo col motto ‘ Uno per tutti, tutti per uno’ che, nella semantica più vivida ed intima, comprende l’amore viscerale per i pelosetti”.

Un evento magico, con tutti i cani hanno sfilato e si sono divertiti all’interno di questa mostra cinofila fuori dai soliti schemi. “Ringraziamo tutto lo staff, dai più veterani fino ad arrivare ai nuovi volontari, presenti e partecipi. Un caloroso e deferente grazie ai giudici, che in qualche modo, sotto gli occhi duri di tutti, non si sono esonerati dalla difficile incombenza, senza esimermi nel dare un giudizio e ancora meglio una graduatoria che ha permesso di valutare senza farsi influenzare da nessuno”.


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