di Paolo Gaudenzi
MONTEGRANARO – Tempo di consuntivi. Con la sconfitta nei quarti di finale play off in quel di Bergamo si è chiusa la seconda stagione della Poderosa in Serie A2.
Ieri da matricola protagonista degli spareggi promozione, per un percorso pressoché ricalcato anche nel torneo appena inviato agli archivi. Dunque una rinnovata conferma con numeri a certificare un miglioramento delle rese.
E’ per questi motivi quindi che nella tarda mattinata odierna lo stato maggiore della XL Extralight ha incontrato gli organi di stampa nelle persone del direttore generale Alessandro Bolognesi, del responsabile della comunicazione Marco Pagliariccio e non da meno in ottica proprietà, vedi i nutriti interventi dei fratelli Bigioni, Riccardo in qualità di vice presidente e Ronny nel canonico ruolo di amministratore delegato.
“Siamo giunti al bilancio dell’anno sportivo appena terminato e nel tracciare la linea partiamo dal risultato strepitoso maturato dal punto di vista agonistico – l’esordio senza indugi di Riccardo Bigioni -. Abbiamo tenuto fede agli obiettivi estivi del 2018, vale a dire riconfermarsi, può sembrare una pratica scontata ma non lo è affatto soprattutto davanti a realtà con budget decisamente più sostanziosi“.
“Dal nostro punto di vista, dello staff e dell’organizzazione, però, non abbiamo nulla da invidiare a nessuno – ha proseguito -. Parlano per noi le tredici vittorie consecutive ed una classifica con dieci punti in più rispetto all’anno scorso, tutto valorizzato dal nostro punto di partenza, con le gare giocate alla piccola Bombonera due anni fa, davanti a trecento persone. Lievitare il pubblico a 1.500 – 2.000 unità di media è un risultato strepitoso, con i picchi vissuti contro Bologna. Il nostro è un pubblico nuovo, necessitiamo di tempo per fidelizzarlo. Serve una sorta di allenamento tipo quello che fanno i giocatori”.
“Faccio autocritica – ha concluso Riccardo -, noi non siamo nessuno, o meglio, siamo piccoli e nuovi, a Montegranaro poi c’è un passato cestistico importante. Abbiamo inoltre regalato al territorio la pagina della Coppa Italia, tutto ciò muniti di fionda mentre altri usano, nell’agire a tutto tondo, il bazooka. Eccoci però comunque fieri protagonisti di un evento che ci ha calamitato complimenti da tutta la Penisola. Dobbiamo sempre ricordare il nostro contesto sociale di riferimento, pieno di difficoltà, sociali ed economiche. Guardiamo piazze storiche come Siena e Torino, sparite dalla mappa del basket nonostante la storia ed i ricchi palmares. Dobbiamo quindi tenerci stretta la nostra favola, il pubblico non può dare per scontato il nostro agire. Per il futuro ci stiamo organizzando, cercando robustezza, anche societaria, al fine di mantenere vivi i nostri standard”.
“Approvo quanto affermato da mio fratello Riccardo – ha aggiunto Ronny -. Abbiamo fatto il massimo, puntando anche su un coach di livello come Cesare Pancotto, confermato e sotto contratto, per la crescita non solo della squadra ma anche per la società. Il prossimo anno l’obiettivo sarà naturalmente quello di mantenere la categoria, ci metteremo al lavoro in tal senso già da lunedì. Guardandoci intorno siamo consapevoli, viste le tante difficoltà già enunciate, che per il territorio il massimo è la Serie A2. Siamo soddisfatti e di quello che abbiamo fatto e faremo”.
“Non dobbiamo mai dimenticare la nostra realtà ambientale, purtroppo non viviamo in Lombardia o regioni simili, cioè con altro potenziale economico – ha illustrato invece Bolognesi -. Prendiamo le matricole di categoria come Orzinuovi, Napoli e Piacenza, sponda Bakery, retrocesse, Cassino idem. Da esordienti abbiamo invece centrato nel recente passato un bel quinto posto, migliorandolo in stagione. Senza contare poi che abbiamo tenuto vivo un campionato vincendo a Bologna, diventando per un lasso di tempo l’ago della bilancia del torneo. Non è possibile affermare che abbiamo fatto lo stesso risultato dello scorso anno. Ok, siamo usciti ai quarti dei playoff, ma con due giocatori non al 100%: Treir si è rotto il menisco ed ha giocato rinviando l’operazione. Amoroso è infortunato da tre mesi, ma eccolo in campo. Traini idem. Il nostro è un bilancio più che positivo soppesando tutto”.
“Nell’ambito della comunicazione e marketing abbiamo mantenuto l’impostazione di due anni fa – continua da par suo Marco Pagliariccio -, i dati parlano di presenze totali pari a 36.000 del 2017/18 migliorati ai 40.000 stagionali. Evidenziamo dunque un vettore crescente. Contro Bologna addirittura un sold out, record pressoché storico per il PalaSavelli. Senza dimenticare anche i numeri dei nostri social, per dare un dato relativo ai quattro principali del settore siamo la quarta realtà in Italia, mantenendo poi i rotocalchi come il Poderosa Caffè, spalmato tra Petritoli e Civitanova Marche, il Poderosa on Tour giunto in quattro parquet del circondario. Mantenuti inoltre l’area hospitality ed il baby parking, servizi molto apprezzati”.
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