Nicolas Monserrat e Pablo Panichelli con la maglia della Civitanovese
di Leonardo Nevischi
PORTO SANT’ELPIDIO – Da Civitanova a Civitanova. Un viaggio lungo un anno fra speranze, sogni, gol e voglia di affermarsi. È la storia tutta italiana di Nicolas Monserrat e Pablo Panichelli, che dopo la stagione alla Civitanovese – squadra che hanno portato dalla Prima Categoria in Promozione – si ritrovano nuovamente sul prato del Polisportivo per giocarsi la seconda promozione consecutiva, ma questa volta in Serie D con il Porto Sant’Elpidio.
Dunque, Civitanova nel destino. Tra passato e futuro la storia recente dei due argentini, uomini simbolo della Civitanovese di allora e del Porto Sant’Elpidio di oggi, passa ancora per la sponda più a nord del fiume Chienti. Ecco quindi che la mente torna al 19 maggio 2018: Polisportivo Comunale, l’arbitro Fabio Nitti di Ancona fischia tre volte, Civitanovese – Fiuminata termina 5-0 ed i rossoblù possono dare il via alla festa per la promozione. Il difensore nato a Rosario ed il connazionale di Córdoba, di ruolo centrocampista, hanno un sorriso a trentadue denti stampato in viso e non potrebbe essere altrimenti. Domenica sera saranno passati esattamente 379 giorni da quella festa, ma al termine della sfida tra Porto Sant’Elpidio e Poggibonsi il loro sorriso potrà essere identico a quello di un anno fa.
Monserrat esulta dopo un gol, festeggiato anche da Panichelli (n.8)
Monserrat, esattamente un anno dopo la promozione con la Civitanovese, lei e Panichelli vi giocherete una nuova promozione ancora una volta al Polisportivo di Civitanova. È un segno del destino?
«Potrebbe essere così. Speriamo che possa finire come lo scorso anno e festeggiare la Serie D, anche se in caso di successo dovremmo comunque aspettare l’epilogo della gara di ritorno in Toscana. Del Polisportivo ho dei bellissimi ricordi, soprattuto di un grande gruppo di giocatori e di uno staff tecnico che mi hanno aiutato a crescere professionalmente».
E lei, Panichelli, che ne pensa? Che ricordi si porta dietro dello scorso anno?
«Io non credo nel destino, ma credo in Dio e se faremo le cose nel verso giusto, adempiendo ognuno ai propri ruoli, rispettando le indicazioni del mister, pensando da squadra e avendo Fede, avremo molte possibilità di fare bene. Di Civitanova, così come il mio collega, conservo il ricordo di tanti compagni di squadra e amici, con i quali abbiamo conquistato il campionato e la Coppa Marche. Eravamo parecchi argentini, altri sudamericani, alcuni africani, insomma un gruppo multietnico, ma eravamo una squadra. Con alcuni di loro ancora oggi ci sentiamo e se ne abbiamo occasione ogni tanto ci rivediamo».
Invece qui a Porto Sant’Elpidio come si sta trovando?
«Mi trovo benissimo. Sono stato subito a mio agio sia con la società, che non ci fa mancare nulla, sia con i compagni di squadra, con i quali non perdiamo occasione per scherzare e divertirci. Tuttavia quando si lavora lo si fa seriamente e per questo dobbiamo ringraziare anche lo staff tecnico che è sempre sul pezzo, stimolandoci a dare il massimo. Penso che il segreto che ci ha condotto fino a qui sia stata la crescita costante del gruppo da un allenamento all’altro».
Monserrat come avete preparato la sfida? Il Poggibonsi in campionato ha segnato 71 reti, ossia 18 in più della capolista Tolentino…
«Sinceramente non abbiamo preparato niente di diverso dal solito. È da luglio che il mister ci fa lavorare tutti giorni al 100% per arrivare il più lontano possibile e oramai ci siamo: adesso dipenderà tutto da noi, com’è stato contro la Torrese, che era un’altra formazione con un attacco importante».
A proposito della difesa: lei e Nicolosi siete stati la miglior retroguardia del campionato. Domenica mancherà sia lui sia Marcantoni. Come vi sistemerete?
«Ancora non lo sappiamo. È certo che con Matteo mi trovo benissimo, insieme ci completiamo bene, però qualsiasi sia la formazione siamo arrivati qui con la forza del gruppo ed è l’unica cosa che ci porterà a vincere questa finale».
Come ben ricorda, lo scorso anno a Civitanova il Valdichienti vi stava con il fiato sul collo. La vittoria del campionato arrivò nel 1-3 a Pollenza contro il Montemilone grazie anche al suo gol che diede inizio alla rimonta, poi completata da Ruibal e Libonatti.
Quanto sarebbe importante per lei poter decidere con una rete anche il ritorno in Serie D del Porto Sant’Elpidio dopo 30 anni?
«Certo, ricordo benissimo, è andata proprio così. Sarebbe fantastico per me, però questa volta l’unica cosa veramente importante sarà vincere questa finale e guadagnarci questo sogno. Non esistono in questo momento obbiettivi personali, solo quello collettivo, e vogliamo andare tutti insieme in serie D».
Dunque, dal Polisportivo al Polisportivo per chiudere un cerchio ampio che per Monserrat e Panichelli ha attraversato tre categorie e mezze in poco più di un anno. Il futuro è incerto, se nella vita tutto prima o poi torna, nel calcio per ora il caso vuole che tutte le strade dei due argentini portino a Civitanova. Appuntamento fissato a domani (ore 15.30).
Intanto dalla Società comunicano che a seguito della riunione tecnica in Questura, è stato disposto che verranno effettuate delle perquisizioni da parte delle forze dell’ordine ad ogni varco, al fine di evitare l’ingresso con petardi, fumogeni, bottiglie e bicchieri di vetro, ed altri oggetti contundenti. Inoltre, alla tifoseria elpidiense è stata riservata la tribuna lato nord, mentre agli ospiti quella lato mare.
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