di Sandro Renzi
Ripulite le aree, allestito il cantiere, l’impresa a cui sono stati affidati i lavori di realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Ete ha iniziato le operazioni di bonifica bellica in una zona comunque molto ristretta alla foce del torrente.
Quella necessaria alla installazione delle fondamenta su cui dovrà poggiare la campata unica della nuova infrastruttura. Se tutto filerà liscio, già in questo mese, secondo il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, i lavori entreranno nel vivo per un’opera attesa da decenni, tanto dalla sponda nord quanto da quella sud dell’Ete. Ovvero tanto dalla comunità sangiorgese quanto da quella fermana. Il porto si collegherà a Marina Palmense e i tanti turisti che in estate affollano i campeggi fermani avranno l’opportunità di fare una passeggiata in bicicletta fino a Porto San Giorgio.
La struttura del ponte sarà in acciaio. L’opera costerà 1.333.000 euro. La Regione Marche finanzierà il 70% dei lavori grazie ai fondi europei ed al progetto della Ciclovia Adriatica all’interno del quale si inserisce quello del ponte. Il resto, circa 200mila euro cadauno, spetterà ai due Comuni. Il cronoprogramma stilato dagli uffici tecnici dei due enti prevede che il cantiere debba chiudersi in 399 giorni.
Il progetto si estende per una lunghezza complessiva di 1,5 km: 965 metri di pista ciclopedonale nel territorio comunale di Porto San Giorgio, 120 metri di ponte a campata unica e altri 415 metri di pista ciclopedonale a Marina Palmense. Certo, c’è ancora molto da fare sul fronte della ciclabile, soprattutto a Porto San Giorgio. Una volta realizzati i 965 metri a sud, bisognerà studiare una soluzione per i restanti tre chilometri da collocare sul lungomare.
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