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Addio a Paolo Belleggia,
presidentissimo della Fermana
e imprenditore calzaturiero

LUTTO - Scompare a 79 anni un industriale che ha scritto la storia del territorio: il suo Calzaturifico Abanella è stato per anni uno dei più grandi di Fermo, mentre come sponsor, socio o presidente della Fermana ha vinto ben cinque campionati. Le sue condizioni di salute si erano aggravate dopo l'ultima operazione di un anno fa.

Paolo Belleggia

di Paolo Bartolomei

FERMO – Una brutta notizia arriva in città, ancora più amara perché cade proprio nel giorno della festa della Fermana in cui questa sera verrà ricordata la promozione in serie B del 1999.

Paolo Belleggia non ce l’ha fatta. Dopo tante vittorie sportive con la squadra gialloblù, il presidentissimo questa notte è stato costretto a piegarsi alla malattia che lo aveva aggredito da tempo e costretto negli ultimi anni a due interventi chirurgici molto delicati. “Il presidente ha deciso che poteva bastare così” scrive il figlio Stefano per far sapere della morte e forse riferendosi anche al tormento degli ultimi mesi.

Aveva compiuto 79 anni il 20 aprile scorso e da queste colonne gli avevamo fatto gli auguri. Operaio calzaturiero sin da giovanissimo, diventa imprenditore quando nella metà degli anni ’60, in pieno boom industriale, apre insieme ad altri soci a Campiglione di Fermo il Calzaturificio Abanella, che si specializza nelle scarpe per bambini e diventerà uno dei più grandi del Fermano.

Belleggia allo stadio, sullo sfondo la curva ovest

Sin da ragazzo la sua passione è anche il calcio e giocava partite con gli amici. Il primo approdo alla Fermana nel 1976 quando il patron Balestrini lo convince a sponsorizzare, solo un anno dopo diventa per la prima volta presidente e ci resta fino al 1981, poi fa un passo indietro ma senza far mai mancare il proprio sostegno economico neanche in occasione della prima promozione in C2 del 1984.

Rientra nel sodalizio come socio di maggioranza nel 1987, nel 1989 la risalita in Interregionale dopo il capitombolo nei dilettanti regionali, poi nel 1994 con il ritorno in C2 riprende la carica di numero uno con la quale vivrà la inattesa promozione in C1 del 1996 e anche quella in serie B del 1999, sebbene già da due anni avesse ceduto la partecipazione maggioritaria al nuovo patron Battaglioni.
Ma la promozione nella serie cadetta è anche sua per tutto il lavoro preparatorio compiuto negli anni precedenti insieme al direttore Gianni Rosati, uno dei suoi migliori collaboratori.
E la festa di questa sera a Villa Vitali sarà dedicata anche a lui.

L’anno dopo la definitiva uscita di scena dal sodalizio in contemporanea con la fine della storia anche del Calzaturificio Abanella.

Logo del Calzaturificio Abanella

Nonostante i successi è rimasto sempre un uomo molto schivo, non amava interviste e passerelle.

A volte lasciava la carica di presidente ad altri anche quando nella Fermana il suo apporto economico era importante o addirittura quello maggioritario; è successo a lungo negli anni ’80 con le presidenze dell’avvocato Sandro Chiodini, di Gianni Santini, Edmondo Mecozzi, Roberto Mistretta e Maurizio Piergallini.

Spesso, sia in fabbrica che nella Fermana, era costretto dalle circostanze e dalla sua posizione a recitare la parte del duro, ma sotto sotto era un buono e generoso.

 

Una delle ultime uscite pubbliche un anno e mezzo fa, nella Sala della Rollina del Teatro dell’Aquila, alla presentazione del libro sulla storia della Fermana, storia di cui lui ha contribuito in prima persona a scriverne le pagine più belle. Pochi mesi dopo si è sottoposto all’ultimo intervento da cui, a differenza di quello precedente, non è più riuscito a riprendersi del tutto.

Lascia la moglie e due figli, Roberta e Stefano a cui la redazione di Cronache Fermane, Radio Fermo Uno e Informazione.tv  porge le più sincere condoglianze.

 

Belleggia nella Sala della Rollina (gennaio 2018), alla sua sinistra il direttore Rosati, alla sua destra altri due ex presidenti (Morroni e Rogante) e due collaboratori della società canarina (Rocchi e Guidi)

 

Paolo Belleggia insieme alla figlia Roberta in una immagine di molti anni fa

 

Paolo Belleggia sul palco in Piazza del Popolo insieme ai giocatori di fine anni ’90 Luca D’Angelo e Marco Cicchi e alla presentatrice Gaia Capponi.

 

Targa ricordo in occasione della festa del ventennale della promozione in serie C1

 

Soci e collaboratori del Calzaturificio Abanella negli anni ’70 tifavano tutti Fermana, qui in un articolo di Maurizio Leoni per “Il Messaggero”.

 

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