di Maria Nerina Galiè
L’insediamento del nuovo consiglio comunale di Amandola ha visto il sindaco riconfermato Adolfo Marinangeli determinato e motivato a perseguire i numerosi obiettivi prefissati in campagna elettorale da lui e dal gruppo che lo ha affiancato. L’unico momento in cui la sua voce è parsa rotta dall’emozione è stato nel ringraziamento alla sua famiglia «fondamentale supporto nei momenti difficili, a volte duri, dell’ultimo periodo in particolare». All’appello nella sala consiliare gremita, oltre al primo cittadino, hanno riposto gli eletti che per la maggioranza sono stati Giuseppe Pochini, già insignito della carica di vicesindaco, Piergiorgio Lupi, Sandra Rafaiani, Riccardo Tassi, Paolo Palmieri, Chiara Scirè, Nazzareno Fiocchi e Giovanni Annessi. Nel corso della seduta si è aggiunta Sara Cruciani, nominata assessore.
Per l’opposizione c’erano il capolista Adriano Mecozzi, Valerio Tidei e Raffaele Vittori. I lavori sono stati aperti dalla sostituzione del consigliere Giulio Saccuti, rientrato con la lista di Mecozzi per dimettersi l’8 giugno. Il subentro sarebbe spettato a Monica Bruni, che però ha rifiutato, e a seguire a Antonello Mattei, pure non disponibile. Scorrendo quindi la graduatoria dei non eletti si è aggiunto al gruppo Danilo Del Gobbo. Terminata l’operazione surroga il sindaco, in piedi e in fascia tricolore, ha ricordato gli impegni della nuova Giunta, nella quale non sono ancora state completamente definite le deleghe, e «l’importante compito della minoranza, deputata ad una critica costruttiva ma sempre nel reciproco rispetto dei ruoli».
«Quanto fatto nel quinquennio appena terminato – ha affermato Marinangeli – sarà la base per guardare al futuro. Un futuro ad ampio respiro, lungimirante, dove le azioni che verranno intraprese non consumeranno i loro effetti solo nei prossimi 5 anni. Punteranno bensì ad un rilancio stabile e duraturo di Amandola come capitale dei Sibillini. Così come dovrebbe essere negli intenti di ogni amministratore attento». A governare la città ci sarà «un mix di esperienza e rinnovamento», ha continuato il sindaco sottolineando che la ricostruzione determinerà le sorti di Amandola. «Sia quella privata grazie alla quale i terremotati potranno finalmente tornare nelle proprie abitazioni. Sia pubblica, che offrirà spunti di dibattito con tutti i cittadini». Al centro c’è la realizzazione del nuovo ospedale dei Sibillini con la conseguente «ridefinizione degli spazi che si andranno a liberare. Su questa scelta tutta la popolazione avrà l’onore e l’onore di apportare il suo contributo».
Molti i progetti sulla scuola, come l’aumento degli spazi e l’ampliamento dell’offerta formativa. «Il sisma ha colpito le attività commerciali – ha poi ricordato Marinangeli – ed avranno tutto il nostro sostegno». La nuova giunta vorrà dare spazio ai giovani e all’insediamento di nuove imprese anche con il supporto tecnologico, dalla banda larga all’e-commerce. Infrastrutture e decoro urbano infine per il sindaco sono indispensabili elementi per tenere alta la testa sul fronte turismo, «approfittando della posizione privilegiata dei nostri bellissimi territori, baricentrici tra il Parco nazionale dei Sibillini ed il Santuario dell’Ambro».
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