di Marco Pagliariccio
Prima uscita ufficiale per la nuova giunta comunale, insediatasi ieri sera con il giuramento del sindaco Ediana Mancini durante il primo consiglio comunale della nuova legislatura. Una seduta essenzialmente formale quella di ieri sera, incentrata sulla nomina ufficiale di consiglieri, sindaco e giunta, ma che comunque ha visto i consiglieri dibattere su giudizi e programmi. Ovviamente, punto focale della serata il discorso programmatico del primo cittadino, che non ha nascosto tutta la sua soddisfazione per la riconferma alla guida della città.
«Sono felice perché abbiamo vinto e non posso negare la soddisfazione di vedere riconosciuto il lavoro portato avanti in cinque anni – ha sottolineato la Mancini davanti alla quarantina di cittadini presenti – stavolta è stato giudicato quello che abbiam fatto, cinque anni fa era una scommessa quella che chiedevamo ai cittadini. Quella scommessa è stata vinta e io credo che siamo stati valutati su quanto abbiamo saputo mettere in campo. I progetti hanno necessità di tempo, uno scopo e una verifica. Il nostro progetto è iniziato parzialmente un decennio anni fa con Beverati candidato sindaco e fummo bocciati. Prendemmo atto che la volontà popolare era stata quella. Ci sedemmo all’opposizione al fianco del gruppo di Ubaldi che come noi era uscito sconfitto e facemmo cinque anni di opposizione serena e onesta. Passarono cinque anni, crebbe il progetto e ne nacque uno unitario. Dicemmo: superiamo le appartenenze politiche e amministriamo questo paese con un modo di governare alternativo. Abbiamo perso dei pezzi per strada, è nell’ordine delle cose, ma abbiamo cercato di mantenere il livello alto, scontrandoci spesso a livello politico. Sono stati cinque anni faticosi, spesso non ci siamo sentiti apprezzati. Spesso c’è stata una strumentalizzazione delle associazioni. Ma siamo andati avanti contro un modo di fare politica che non condivido. Dobbiamo recuperare un’idea alta di politica. Spero riusciremo ad avere una convergenza sui problemi seri: da noi c’è la piena disponibilità a raccogliere le esigenze che verranno».
A ribattere per l’opposizione di Montegranaro Tra La Gente il nuovo capogruppo Mauro Lucentini, che comunque ha avuto toni piuttosto distensivi. «Ovvio che siamo amareggiati per il risultato – ha detto il leader della Lega del Fermano – ho seguito poco la campagna elettorale comunale ma ho avvertito un clima molto avvelenato e non parlo solo di fuoco dagli avversari ma anche di fuoco amico9. Mi sarei aspettato qualche cambio in più in giunta e invece c’è stato solo un cambio. A livello di consiglieri vedo molta gente competente anche nelle fila della maggioranza e ciò mi rallegra, ma avremo una grande sfida da affrontare: quella del lavoro. Gli asfalti vanno bene ma credo dobbiamo concentrarci su questa sfida, per quanto possibile. Poco spetta al Comune, di più alla Regione, molto allo Stato. Ognuno deve mettere a disposizione le proprie conoscenze per spingere a trovare soluzioni. È importante non chiudersi a riccio, la condivisione è mancata molto nella precedente amministrazione. Ma se vogliamo andare lontano bisogna ritrovarla. Ringrazio poi il nostro candidato sindaco Gismondi, che ci ha rimesso la faccia su richiesta della nostra squadra. E anche quella va ringraziata in toto. Con cinque consiglieri saremo più compatti nelle nostre battaglie rispetto al passato. Spero che i prossimi cinque anni diano più serenità al sindaco, che sa di non dover andare verso una rielezione».
Come da programma, tra gli interventi dei vari consiglieri ed assessori, è stato eletto presidente del consiglio Laura Latini, mentre a completare un terzetto tutto in rosa i suoi vice saranno Cristiana Strappa e Anna Lina Zincarini. Via libera anche per i due punti all’ordine del giorno più “operativi”: l’applicazione dell’avanzo di bilancio 2018 al previsionale 2019/2021 (con circa 135 mila euro che vanno rimpinguare il fondo delle passività potenziali) e l’approvazione del regolamento per i tributi, che definisce le modalità per la rateizzazione e la rottamazione delle cartelle esattoriali.
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