“Quando ho letto il titolo di questo incontro non ho potuto fare a meno di pensare che i Maestri del Lavoro, ancora una volta, hanno colpito nel segno: hanno perfettamente colto il valore di ‘raccontare’ l’economia circolare che nella nostra regione è già una realtà praticata con successo da molte aziende e che, al di là degli aspetti economici, vede una sua parte importante anche nel considerare l’esperienza delle generazioni più adulte un valore da trasferire ai più giovani’.
Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli intervenendo questa mattina al ventesimo Congresso regionale dei Maestri del Lavoro, ad Ancona, che ha messo al centro dell’incontro proprio il tema dell’economia circolare e dell’impresa 4.0. ‘I maestri del lavoro che fanno della loro esperienza un valore: anche questa è una parte dell’economia circolare – ha continuato il Ceriscioli – Qualche volta pensiamo che le generazioni arrivate a una certa età siano una cosa da relegare a un ruolo secondario. Invece l’idea che l’esperienza sia un grande valore, che può essere rimessa in gioco, riutilizzata, è anche questo un principio che sta dentro l’economia circolare, qualcosa che vale, che è utile, sia sul piano economico che su quello etico. È il valore del lavoro”.
“Il presidente ha quindi ricordato come nelle Marche – aggiungono dalla Regione – sia già molto diffuso l’approccio all’economia circolare”.
“Moltissime delle nostre aziende sono già pienamente dentro la logica dell’economia circolare. Ne fanno un valore. Che non è solo un valore da anima bella, di chi vuole rispettare l’ambiente, non sprecare. Ma è una vera e propria dimensione economica, che in molti casi ha anche salvato delle imprese. Nel mondo economico marchigiano le aziende che funzionano e che sanno guardare bene al loro futuro, lo fanno in questa direzione. La Regione Marche non a caso è stata tra le prime in Italia a dotarsi di una legge sull’economia circolare. Ciò che manca adesso è il racconto: c’è una realtà materiale delle imprese marchigiane, c’è una realtà normativa prodotta dal Consiglio regionale, ma manca un racconto che sostenga adeguatamente e crei un’immagine positiva della nostra regione, che già è attenta all’ambiente da tanti punti di vista, ma è meno conosciuta dal lato delle aziende che sanno usare sapientemente queste risorse”.
“Non secondario – secondo Ceriscioli – è anche il rispetto verso le nuove generazioni che si attua aderendo all’economia circolare: un approccio produttivo che non consuma e non spreca le risorse del domani, ma reimmette nella catena produttiva elementi solo apparentemente non più efficaci, i quali rappresentano, invece, un grandissimo valore aggiunto. Esattamente come l’esperienza dei Maestri del Lavoro, che con grande generosità reimmettono nelle aziende le loro energie e il frutto della loro esperienza a favore dei giovani.
Il rapporto delle Marche con i Maestri del Lavoro è testimoniato in un modo molto chiaro è significativo – ha concluso il presidente – Io giro molto per le Marche e mi capita spesso di incontrare una via, una strada, un parco intitolato ai Maestri del Lavoro: segno che questa presenza è stata colta come una presenza importante nel tessuto economico, produttivo e sociale del nostro territorio”.
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