di Leonardo Nevischi
PORTO SANT’ELPIDIO – «Pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato e invece eccolo qua». Si apre così la lettera aperta di Andrea Marozzi, capitano del Porto Sant’Elpidio che, dopo più di dieci stagioni nella prima squadra elpidiense (senza considerare tutta la trafila del settore giovanile), ha deciso di dire addio alla compagine della sua città. Lo fa nel momento più bello della sua carriera in biancazzurro, culminato con la vittoria dei playoff nazionali di Eccellenza e la promozione in Serie D dopo trent’anni, ma lo fa anche nel momento storico più incerto della società: ormai da circa un mese orfana della presidente Annarita Pilotti e con l’iscrizione al prossimo campionato in bilico.
«Posso solo dire grazie a tutte quelle persone che in questi anni sono passate a Porto Sant’Elpidio, grazie a tutti i dirigenti sempre presenti per ogni cosa, ad ogni allenatore che ha messo anima e cuore per questa maglia, ad ogni tifoso che dedica tempo a questa passione e ad ogni compagno che è sceso in campo con me per difendere i nostri colori. Un grazie speciale va a tutte quelle persone che hanno lavorato e lavoreranno ancora dietro le quinte di questa squadra, senza chiedere mai nulla in cambio, siete voi che mandate avanti il tutto».
«Grazie a tutti i presidenti che si sono susseguiti negli anni, sempre pronti a fare sacrifici per raggiungere degli obiettivi – seguita il centrocampista classe 1992 –. E grazie a te Porto Sant’Elpidio, per essere stata una casa, una famiglia, per essere stata praticamente la mia vita per tutti questi anni. Ho ricevuto tantissimo da te, nemmeno immaginavo di poter vivere certe emozioni, uniche e irripetibili, come il sogno realizzato al termine di questa stagione straorDinaria. Sono sicuro di non averti dato tanto quanto tu hai dato a me, ma ti garantisco che ti ho sempre dato tutto. Giocare a calcio è meraviglioso, averlo fatto con addosso la maglia del mio paese è stato un onore! Grazie di ogni cosa Porto Sant’Elpidio!»
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