di Simone Corazza
Prendete l’arena di Villa Vitali di Fermo immersa tra gli alberi, un luogo romantico e ricco di storia come ce ne sono pochi. Aggiungete parole e musica che colpiscono diritte al cuore e all’anima. E’ stato questo lo spettacolo di Simone Cristicchi. Il tour Abbi Cura di Me non è stato un semplice concerto, ma un vero e proprio allestimento teatrale. Il ‘cantattore’, questo il soprannome di Cristicchi, è apparso sul palco vestito di rosso amaranto e di blu, con i suoi capelli e la sua barba inconfondibili. Una serata in cui ha fatto pensare e riflettere il pubblico con le sue poesie messe in musica.
Un concerto pieno di suggestione dove al centro del palco si potevano notare una luna, un albero e come sfondo un disegno dove un ragazzo e una ragazza camminano prendendosi per mano. Tre parole sono state il filo conduttore ti tutto il concerto: attenzione, umiltà e felicità. Simone Cristicchi in questi venti anni di carriera ha dato voce agli ultimi, agli indifesi, a tutte quelle persone che sono state messe in un angolo dalla società. Le sue poesie, hanno colpito diritte al cuore delle persone tanto da farle tornare a casa più felici e con occhi diversi.
Quasi due ore di spettacolo dove l’autore ha ripercorso la sua carriera attraverso i suoi più grandi successi, da “Ti regalerò una rosa” a “Vorrei cantare come Biagio Antonacci” fino all’ultimo successo “Abbi cura di me”. Cristicchi ha coinvolto il pubblico facendogli cantare il capolavoro di Sergio Endrigo “Io che amo solo te”, tanto che alla fine del concerto tutta la platea si è alzata in piedi per una standing ovation. Un buon inizio della rassegna “VillainVita” che proseguirà con il concerto di Arisa il 26 luglio.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati