di Silvia Remoli
FERMO – Bilanci e prospettive future al centro dell’incontro conviviale nella splendida cornice di Torre di Palme: gli avvocati dell’organo conciliativo che opera presso il Tribunale di Fermo si sono incontrati per confrontarsi sul lavoro svolto e per ringraziare la presidente Francesca Palma, incoraggiandola a continuare su questa linea, all’insegna di fatiche e conquiste.
Nella sua esperienza decennale , l’organismo fermano vanta obiettivi e successi , frutto di una coesione tra i suoi membri (sono 77 gli avvocati mediatori del foro di Fermo) e di una guida sempre aggiornata ed attiva, l’avvocato Francesca Palma (nonché attuale presidente dell’Ordine degli Avvocati di Fermo).
Nato con la funzione di alleggerire la già pesante ed ingolfata macchina giudiziaria, l’organismo di conciliazione ha il delicato compito di prevenire (pertanto di evitare) contenziosi dinanzi ai magistrati permettendo agli avvocati di poter risolvere tutte quelle conflittualità che ricadono nella competenza dell’istituzione stessa, garantendo il rispetto dei medesimi princìpi costituzionali (in primis neutralità, imparzialità e contraddittorio) e una maggiore celerità nella chiusura delle pratiche.
Quello di Fermo, con sede all’interno del tribunale di corso Cavour, è il più giovane nelle Marche, creato per ultimo sì, ma che ha recuperato benissimo nel tempo, raggiungendo i livelli di funzionalità dei corregionali “fratelli maggiori”: il piccolo ordine fermano non è mai rimasto indietro rispetto a quelli più noti e blasonati ed anzi, oggi è considerato uno dei modelli di riferimento per la rete di tutti gli altri organismi di conciliazione forensi. Confronto con altri sistemi, viaggi in tutta Italia, continua dialettica per esporre le problematiche incontrate durante l’esercizio di questo compito, questi gli ingredienti, o forse meglio i sacrifici, che hanno reso l’organo di conciliazione di Fermo un fiore all’occhiello di cui andare fieri.
Alla presidente sono stati espressi i sentiti ringraziamenti per l’encomiabile azione istituzionale, per la passione, la competenza e l’impegno e i risultati ottenuti al vertice dell’Ordine e degli organismi da lei costituiti ( Mediazione e Crisi da sovra-indebitamento) contribuendo alla crescita e alla formazione di nuovi e moderni ruoli degli avvocati all’interno del sistema giudiziario.
Oltre a queste sentite parole di riconoscenza, Francesca Palma, nella splendida cornice di Torre di Palme è stata omaggiata dai colleghi con un quadro raffigurante un paesaggio marinaro al cui centro campeggiano delle palme, in un casuale ed ironico gioco di parole che l’ha fatta sorridere dopo la commozione scaturita dalla stima esternata dai professionisti forensi.
Non si ferma qui la Palma però, che è arrivata a dare all’Ordine di Fermo la possibilità di stare nell’organismo congressuale forense per tutti gli avvocati delle Marche (e che altresì è membro della Commissione di geografia giudiziaria) e promette di continuare ad onorare l’impegno preso: “Raggiungeremo ancora altri traguardi, dobbiamo sempre essere aggiornati e pronti ad accogliere le novità, mantenendo alta la guardia e coltivando una fitta rete di contatti per crescere, rafforzarci e per dare il migliore servizio possibile, a misura di cittadino e di avvocato”.
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