A dispetto del nome scelto, il nuovo showroom dell’imprenditrice Graziella Ciriaci, che ha riaperto i battenti ieri pomeriggio in via Salvadori a Porto San Giorgio, è sicuramente qualcosa in più di una semplice macelleria. E non tanto perché nuovi e più ampi sono i locali, nuovo il look studiato a tavolino, ma per quello che la nota azienda di Ortezzano (che da decenni opera nel campo agroalimentare), ha voluto fare, ovvero riportare al centro il cliente ed il rapporto tra quest’ultimo e il suo macellaio di fiducia. Scherza la Ciriaci mentre supervisiona gli ultimi ritocchi: “Il macellaio è un po’ come il prete o il farmacista nei piccoli paesi, è qualcuno di cui dobbiamo fidarci perché stiamo parlando di alimentazione e prodotti della tradizione”. Gli stessi che, investendo sul restyling di questo storico punto vendita che ha spento ben 33 candeline a Porto San Giorgio, la Ciriaci propone riscoprendo qualità e tradizione.
“Abbiamo pianificato questo intervento partendo dalla considerazione che la nostra azienda si sta evolvendo. Puntiamo sempre di più su prodotti naturali e biologici del territorio, abbiamo instaurato delle collaborazioni con altre aziende. Il consumatore che verrà non potrà quindi che avere un rapporto diretto con i produttori” spiega la Ciriaci.
Ma se il “must” resta la qualità, ecco che a maggiore tutela del consumatore l’azienda prevede che una volta alla settimana siano presenti nel punto vendita sangiorgese anche gli altri produttori “con cui confrontarsi direttamente” rimarca la Ciriaci. La “Macelleria”, infatti, offre carne e non solo. Vini, confetture, insaccati, pietanze preparate già cotte e da cucinare al momento. Insomma una sorta di “macelleria 4.0”.
“I pronti a cuocere sono una nostra forma di attenzione verso la famiglia ed il nuovo modo di viverla – prosegue l’imprenditrice – abbiamo scelto pertanto una nuova linea che andremo a prevedere anche nei prossimi punti vendita di questa catena che chiameremo la macelleria e che verranno aperti. In buona sostanza il cliente sceglierà la carne, guarderà il prodotto e poi deciderà se portarlo a casa crudo, condito o addirittura cotto o da consumare sul posto”.
Qualità ma anche trasparenza. La stessa che emerge nella scelta degli arredi. Vetri e trasparenze per mettere a nudo anche la fasi della lavorazione della carne.
“Trasparenza nel rapporto tra consumatore e produttore. una sorta di vicinanza che abbatte tutte le barriere” sostiene ancora la Ciriaci. Quello di Porto San Giorgio è stato il primo punto vendita ad aver subito questo importante investimento. “Altri due punti verranno riconvertiti con questa logica – annuncia la Ciriaci – che ha interessato pure il nostro personale, formato per questa nuova esperienza”.
Ma, sembra di capire, è solo l’inizio di quello che la Ciriaci ribattezza “la nostra follia”. All’inaugurazione hanno preso parte anche il parroco don Mario Lusek che ha benedetto i nuovi locali ed il sindaco rivierasco, Nicola Loira. “Sarebbe ridondante parlare della capacità imprenditoriale di Graziella Ciriaci – ha detto quest’ultimo – di certo questo è un punto di riferimento per le nostre attività commerciali che conferma come la tendenza recente di Porto San Giorgio sia l’attenzione per il food con tante nuove attività che hanno aperto negli ultimi tempi”.
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