di Sandro Renzi
Con la sfilata dei cortei storici, come da tradizione, anche la diciannovesima edizione della Festa delle Pro loco va in archivio. Tre giorni trascorsi come un soffio di vento tra prelibatezze culinarie, tuffi nelle storia, conoscenza dei prodotti dell’artigianato di un territorio, quello della Provincia di Fermo e non solo, che ancora una volta si è messo in vetrina. Giornata clou, ovviamente, quella di sabato quando gli stand sono stai presi letteralmente d’assalto sin dal tardo pomeriggio. Giornate interlocutorie invece quelle di venerdì e domenica. A chiudere la manifestazione lo spettacolo pirotecnico sul lungomare centro.
Oltre 30 le Pro loco partecipanti. L’obiettivo del 2020, quando si festeggeranno i venti anni della festa, sarà quello di avere per la prima volta una rappresentanza al completo delle venti regioni italiane e magari, come auspicato dai vertici dell’Unpli provinciale, anche qualche contributo da parte della Regione. Oggi pomeriggio sul lungomare hanno sfilato diversi gruppi, dagli sbandieratori del Palio dell’Assunta di Fermo, alla banda del Comune di Comunanza, dai figuranti del quartiere Gessare Cappellette di Porto San Giorgio a quelli di Altidona per citarne alcuni. Un corteo più ristretto numericamente rispetto agli anni passati. Ad aprire la sfilata diversi sindaci e il presidente della Provincia, Moira Canigola. Al suo fianco il primo cittadino rivierasco, Nicola Loira e l’assessore al turismo, Elisabetta Baldassarri. Mentre per le Pro loco il presidente Massimo Agostini, con tanto di gonfalone, ha fatto da apripista ai 34 sodalizi. Tra vincisgrassi ed olive all’ascolana, tagliatelle fritte e arancini, polenta al ragù e cacciannanze, spaghetti alla marinara e strozzapreti, il viaggio nell’enogastronomia locale ha fatto centro anche quest’anno con migliaia di presenze. Ma anche gli inevitabili disagi. La macchina organizzativa ha funzionato bene garantendo la sicurezza degli operatori e dei visitatori, ma la cronica mancanza di parcheggi si fa sentire. E come da copione non sono mancate pure in questa edizione alcune polemiche sui social legate ai prezzi delle pietanze proposte dalle Pro loco giudicati in qualche caso “eccessivi”. Se la formula si dimostra vincente ciò non toglie che già da ora gli organizzatori debbano iniziare a ripensare la manifestazione e ad aggiungere qualche modifica per evitare che il passare degli anni possa far scemare l’interesse degli avventori.
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