E’ in programma per oggi alle ore 18 presso l’Area Archeologica La Cuma di Monte Rinaldo la presentazione dei risultati della terza campagna di scavo.
“Un mese di lavoro trascorso all’area archeologica La Cuma, che ha visto la ripresa, per il terzo anno consecutivo, dell’attività di scavo, documentazione e inventariazione dei resti del grande santuario romano di epoca tardo ellenistica, dopo alcuni decenni di arresto. Per molti versi si tratta – fanno sapere dal Comune – di un momento molto atteso per l’archeologia marchigiana e soprattutto per Monte Rinaldo.
La ripresa dello scavo ha avuto origine da una grande collaborazione tra il Comune di Monte Rinaldo, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna e British School at Rome.
Il lavoro di gruppo ha permesso una fase di scavo molto ampliata rispetto agli scorsi anni, grazie al numeroso team di archeologico che si sono adoperati, sotto la guida del professor Giorgi dell’Università di Bologna, ad un lavoro che ha portato ad interessanti ed importanti novità per il territorio e per l’archeologia in generale.
Il coordinatore Enrico Giorgi, docente di Metodologie della Ricerca Archeologica presso l’Università di Bologna, da anni è impegnato nelle ricerche archeologiche di ambito marchigiano nell’Ascolano e nell’area di Senigallia dove dirige gli scavi, nel parco archeologico della città romana di Suasa. Queste ricerche, dunque, si collocano nel solco di una lunga tradizione di studi di ambito marchigiano dell’ateneo di Bologna, iniziata da uno dei fondatori dell’allora Istituto di Archeologia di Bologna, il lauretano Nereo Alfieri e oggi portata avanti dai numerosi studenti e ricercatori marchigiani presenti all’università di Bologna.
Nel pomeriggio all’area archeologica La Cuma interverranno il sindaco di Monte Rinaldo Gianmario Borroni, il funzionario Sabap Marche Paola Mazzieri, il direttore dello scavo Enrico Giorgi.
Prevista una visita guidata presso l’area accompagnati dai giovani archeologi che sono stati sul campo, che spiegheranno i ritrovamenti e cosa rappresentano per la storia del territorio.
A seguire, presso l’ufficio informazioni dell’area archeologica saranno presentati i primi risultati del programma di restauro coordinati da Cristina Leoni del laboratorio di ‘Conservazione e restauro dei beni culturali’ del campus di Ravenna (Unibo) e un’anteprima della mostra ‘Il santuario di Monte Rinaldo: archeologia del sacro’.
Alle ore 20 seguirà, presso il centro storico del borgo valdasino, un aperitivo di saluto”.
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