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Cavalcata dell’Assunta,
il trofeo Gallo d’Oro festeggia
i dieci anni con Giovanni Nardoni

FERMO - Oggi il trasferimento del drappo nella chiesa Cattedrale. Domani alle 21.30 piazza del Popolo sarà il campo di gara della competizione tra i tamburini delle contrade

“La tradizione voleva che il primo di agosto, o nei giorni appena successivi, il drappo e gli altri premi ‘venissero esposti nella Cattedrale tra manifestazioni di giubilo’. E così faremo oggi, appunto: porteremo il Palio dalla chiesa di San Domenico in Duomo”.
Il regista Adolfo Leoni annuncia un’altra azione tesa al rispetto della storia e alla rievocazione della devozione della città alla Madonna. Alle 19.30 un corteo partirà dalla chiesa del Carmine per arrivare in piazza del Popolo, dove l’alfiere leggerà il bando. Dopo aver prelevato il Palio in San Domenico, il corteo lo accompagnerà fino in Duomo, passando per via della Rocca.

“Il drappo di nuovo nella chiesa dedicata all’Assunta. Questo ritorno alle tradizioni – spiega Leoni – ci permette di far apprezzare ancora di più l’opera, grazie alla maggiore presenza di turisti che visitano il Duomo e alle guide che potranno raccontare la storia della Cavalcata dell’Assunta. E guardando al Palio di Giorgio Crepas invito tutti a leggerlo attraverso alcuni elementi: le nuvole, l’indistinto, l’informe, la nebbia che intimorisce i ‘naviganti’, e la Madonna che supera la tempesta e porta la città e la sua gente verso il cielo splendente. Lunedì sera a Torre di Palme ho chiuso il mio racconto con le parole di Sant’Agostino: ‘Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Ma vivano bene essi! E i tempi saranno buoni. Perché noi siamo i Tempi’”.

Dopo il corteo odierno e la serata all’auditorium di San Filippo Neri per il convegno su design, usi e costumi organizzato dalla Poliarte di Ancona (ore 21.30), la città si prepara a vivere un altro momento cruciale della sua estate: domani alle 21.30 piazza del Popolo sarà il campo di gara della competizione tra i tamburini delle contrade.
Il trofeo Gallo D’Oro compie dieci anni e per festeggiarlo ci sarà un ospite speciale: il regista, maestro e coreografo di bandiera, esperto di rievocazioni storiche Giovanni Nardoni.
Arrivato a Fermo come coordinatore degli sbandieratori della Cavalcata nel 1993, assume la regia della rievocazione dal 1998 al 2011, elaborando insieme ad alcuni dei componenti storici del Consiglio di Cernita, l’idea della sfida tra tamburini, avviata poi nel 2009: “Dieci anni sono il traguardo di un’intuizione vincente – commenta con soddisfazione Nardoni – sono felice di rivedere tutti venerdì a Fermo, ricordo tantissime persone con grande affetto, su tutte Silvio Dionea, spero di aver lasciato anch’io un buon ricordo”.
La prova generale l’anno prima al Ricreatorio San Carlo: “Solo esibizioni, per capire se poteva funzionare – ricorda Nardoni – eravamo alla ricerca del contesto giusto che potesse rendere merito alla figura del tamburino e dare l’opportunità di far crescere il vivaio della contrada, nella sua parte aggregativa più importante, aggiungendo l’entusiasmo per la sfida”.
Una figura importante per Fermo e la Cavalcata, quella di Nardoni, che a febbraio prossimo festeggerà i 50 anni dalla sua prima regia e gli oltre 500 eventi realizzati.

La sfida, si diceva: “Quest’anno avremo – spiega Federico Orsini, coordinatore del Gruppo Giochi e Attività Promozionali – tre giudici della Federazione Italiana Tamburi Storici. La giuria tecnica garantisce la massima correttezza del rispetto del regolamento della competizione, valutando le esibizioni in modo tecnico e oggettivo. A loro, come sempre, si aggiungeranno i giurati popolari, che selezioneremo tra il pubblico della gara”.


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