di Andrea Braconi
Il Tribunale di Ancona emette una sentenza che intima ai Comuni di iscrivere all’anagrafe le persone titolari di permesso di soggiorno per richiesta di asilo, ma la scelta dell’amministrazione Calcinaro, a seguito di quanto emerso in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, manda su tutte le furie Massimo Rossi, consigliere di minoranza.
“La maggioranza consiliare del Comune di Fermo, insieme al consigliere della Lega, ha respinto in modo compatto l’Ordine del giorno presentato mesi fa da me, Sonia Marrozzini e Giulia Torresi – spiega Rossi – per evitare che il Comune applicasse nel modo peggiore il Decreto Sicurezza, come peraltro già avvenuto. La mancata iscrizione all’anagrafe danneggia infatti sia il richiedente asilo che la comunità locale. La persona non iscritta all’anagrafe diventa ‘un fantasma’ senza possibilità di accedere a diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione e di sostentarsi in qualsiasi modo (non potendo accedere ad un lavoro o una partita iva)”.
Rossi ribadisce inoltre come questo meccanismo renda, a suo dire, la comunità locale meno sicura. “Quelle persone non sono censite, non si conosce dove esse risiedono ed essendo spinte verso la marginalità potrebbero essere indotte a delinquere”.
Ma c’è un altro aspetto che preoccupa il consigliere di minoranza. “In caso di probabile soccombenza nel ricorso alla Magistratura (presentato dal richiedente asilo a cui il Comune ha negato l’iscrizione) le casse comunali potrebbero essere chiamate a coprire le spese legali ed anche un giustificato risarcimento del danno prodotto. L’ordine del giorno respinto prevedeva che fosse il sindaco, in quanto ufficiale di anagrafe, a firmare l’iscrizione anagrafica come già avviene in molti comuni tra i quali Padova, Palermo, Crema ed altri ancora”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati