Jova Beach Party, il rovescio della medaglia. A Casabianca di Fermo, in queste ore, si stanno sì riversando migliaia e migliaia di persone per il concerto evento di Jovanotti, tra festa e trepidazione. Il clima è quello del divertimento, vero, per una giornata che in tanti, soprattutto tra spettatori e amministratori comunali, già definiscono come ‘storica’ per la città, per il Fermano intero. Un concerto ‘globale’ sold out che, con le 35mila persone previste, effettivamente passerà agli annali del territorio come uno degli eventi di maggior richiamo, di sempre. Ma c’è anche chi, quest’evento, lo sta ‘pagando’ sulla propria pelle, involontariamente.
E’ il caso di un turista che, quando si è visto piazzare davanti casa una sfilza di bagni chimici, è andato su tutte le furie. Quei bagni, infatti, sono di fatto la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sua pazienza. “Partiamo dall’inizio – racconta – sono venuto a Casabianca di Fermo, come faccio da anni, per passare qualche giorno di relax con la mia famiglia. Ho preso in affitto un appartamento in via Adami. L’ideale per rilassarsi e per far giocare, spensierata, la mia bimba di 6 anni. Sì perché l’ingresso di casa è sulla pista ciclabile e con pochi passi arriviamo anche al mare. Almeno così era. Sono arrivato a Casabianca il 15 luglio. E quindi ho vissuto in prima persona tutto l’allestimento del Jova Beach Party. Per carità, riconosciamo l’importanza dell’evento per il Fermano, innegabile. Ma da giorni io e i miei cari sopportiamo di tutto: prima ci hanno piazzato davanti al cancello di casa una recinzione. E passi. Ruspe in azione e rumori a tutte le ore. E passi. Ma poi quando abbiamo visto che davanti casa ci hanno piazzato una sfilza di bagni chimici, beh questo no, questo è inaccettabile. E non oso immaginare gli odori che si solleveranno nelle prossime ore da quei bagni, e il ‘traffico’ di persone in fila, a pochi metri da dove vivo con moglie e figlia. Per me è una chiara mancanza di rispetto e di attenzione nei confronti dei turisti, e anche dei residenti. In tanti, infatti, lamentano gli stessi aspetti che sto, io, stigmatizzando. Ho contattato chiunque. Nulla, tutto invariato. La Municipale non poteva occuparsi del mio problema perché troppo impegnata con l’evento. Ho presentato le mie rimostranze anche agli amministratori comunali che mi hanno risposto dicendomi che non è colpa loro. La responsabilità di tutto ciò di chi sarebbe? A prescindere dal fatto che il prossimo anno ci penserò due volte prima di tornare a Casabianca, sto anche valutando la possibilità di sporgere causa per quanto io e la mia famiglia stiamo vivendo”.
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