di Silvia Remoli
Durante la terza e penultima serata dedicata alle Hostarie in Piazza, il folto pubblico amante della rievocazione storica della Cavalcata dell’Assunta ha potuto assistere all’ avvincente competizione di tiro alla fune tenutasi nella suggestiva cornice del Girfalco. In tantissimi, come di consueto, hanno invaso il piazzale antistante la cattedrale sin dalle ore 20 per poter conquistare il posto con la migliore visuale sia in tribuna che lungo le transenne: ma solo alle due di notte, ora esatta in cui si è conclusa la gara, ha conosciuto il nome del vincitore.
Ad alzare la coppa è stata una formidabile Fiorenza, contrada che non solo ha vinto il proprio girone, ma ha avuto accesso alla finale col massimo punteggio, dopo aver sconfitto ogni avversaria, alla quale non ha concesso alcuna tirata.
Il sindaco Paolo Calcinaro ha decorato con una medaglia ogni singolo componente della squadra contraddistinta dal simbolo del giglio e dai colori bianco-viola, tra gli applausi scroscianti di tutti i contradaioli, tra i quali anche l’assessore allo Sport Alberto Maria Scarfini e davanti agli occhi lucidi del priore Lorenzo Giacobbi (che più volte nei tempi passati indossò la giubba per tirare con i compagni) che ha dichiarato “Abbiamo vinto tutti insieme”, sottolineando l’importanza di ogni singolo elemento del gruppo, “compreso chi è rimasto dietro la pedana e non ha gareggiato ma ha comunque supportato ed incitato gli atleti scesi in campo con la massima energia”. Ecco allora che il merito va ad Emanuel Sebastian De Piazzi, Daniele Flamini, Matteo Malloni, Filippo Montanari, Giacomo Morelli, Alessandro Quinzi, Andrea Pasquini, Edoardo Piergallini, Lorenzo Pompei, Lorenzo Simoni, Paolo Spurio, Giordano Vittori, David Zagni e all’intero staff tecnico composto dall’allenatore Lorenzo Paniccià, il vice Andrea Petracci, il massaggiatore Franco Farina, gli accompagnatori Simone Sabatini, e naturalmente a tutti i loro sostenitori.
Grazie alla loro coesione è stato possibile battere la temibile e coriacea rivale, San Bartolomeo, storicamente nota per le sue indiscusse capacità in questa disciplina, e non a caso detentrice di ben 13 titoli e del primo posto nell’albo d’oro del tiro al canapo, e che quest’anno ha schierato Francesco Aloisio, Majcol Giommarini, Alberto Indiveri, Matteo Lamponi, Andrea Malaspina, Mattia Orienti, Devis Palmieri, Stefano Polci, Christian Poletti, Marco Salvatori, Marco Vallati.
Una volta innalzata la coppa al cielo i vincitori, al ritmo dei tamburini di contrada, sono scesi in piazza del Popolo per ristorarsi nella propria Hostaria dove, nonostante l’ora insolita e tardiva, la cucina era in piena attività e ben lieta di ricevere i propri beniamini per festeggiarli e rifocillarli dopo la faticosa conquista con le gustose Pennette alla Fiorenza.
Ecco sinteticamente come si è svolta la gara sotto la vigile direzione degli arbitri Antonio Bovina di Bologna e Vito Bovo di Ferrara: le dieci contrade vengono suddivise in due gironi per scontrarsi tra loro (Girone A vi sono San Bartolomeo, Capodarco, Torre di Palme, Fiorenza, Castello, mentre nel Girone B troviamo Campolege, Campiglione, Pila, San Martino, Molini Girola) all’esito dei quali le prime di ciascun girone si scontrano con le seconde dell’altro in semifinale e pertanto troviamo Fiorenza vs Pila e San Bartolomeo vs Campiglione.
Al momento della pesa Fiorenza registra 541 Kg dei 551 kg della soglia massima ammessa
Un momento della finale tra Fiorenza e San Bartolomeoù
L’esultanza di Fiorenza a fine gara
La goliardica ‘cannucciata’ con la coppa
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