“Italia Nostra del Fermano da tempo si batte per la tutela dell’area occupata dall’ex-stazione ferroviaria di Fermo Santa Lucia e per la valorizzazione dei fabbricati che vi insistono”. Inizia così l’appello dell’associazione guidata dal presidente Gioacchino Fasino sul futuro di un’area quanto mai strategica per la città.
“Dal lontano 1999 abbiamo promosso ogni anno una manifestazione intitolata ‘Serata in Stazione’, utilizzando la scalinata ‘Besenzanica’ e gli spazi antistanti il fabbricato viaggiatori, proprio per sensibilizzare la cittadinanza e le amministrazioni che negli anni si sono succedute al recupero di immobili che sono entrati, a ragione, nella storia della nostra città. Capannoni, officine, fabbricati viaggiatori con la vera e propria stazione e, perché no, il prezioso e vecchio chiosco di rivendita bibite: un insieme che rappresenta uno scrigno di ricordi ed un tesoro di assoluto valore storico-artistico. Molte delle stazioni toccate dal Trenino dei Sibillini (lu Trinittu) lungo il suo percorso sono state ripristinate e rese disponibili alle comunità locali ed ai turisti: Rapagnano-Monturano, Servigliano, Smerillo-Montefalcone e quella di Prima Classe di Porto San Giorgio, anche se per quest’ultima l’abbandono dovuto ad un sequestro ne sta vanificando il restauro. Il Museo della Memoria di Servigliano è esempio veramente positivo di una gestione illuminata dei beni storici del territorio. A Fermo si è visto il positivo intervento sull’immobile in Contrada Girola ed altre iniziative più che lodevoli, ma per la stazione principale di Santa Lucia sembra che tutto rimanga impantanato tra difficoltà amministrative e finanziarie che, invece, dovrebbero essere con coraggio superate”.
Italia Nostra Fermo che spiega: “Lo scorso 01 agosto 2019, in Consiglio Comunale a Fermo, è infatti riaffiorata la questione riguardante l’area in oggetto, da tempo utilizzata dalla STEAT SpA come deposito autobus e secondo il programma del Demanio Statale l’insieme dovrebbe essere messo all’asta il prossimo 17 ottobre 2019. Italia Nostra da tempo si spende per valorizzare l’insieme del complesso: oltre ad aree sicure per i pedoni che colleghino le varie strutture scolastiche vicine e diano respiro, i capannoni potrebbero ospitare un auditorium ovvero rappresentare ulteriore spazio di aggregazione multifunzionale di cui la città di Fermo ha continua ed incessante necessità. Negli stabili della vecchia direzione e della vera e propria stazione potrebbero trovare posto un Museo della Vecchia Ferrovia, una biblioteca, un centro studi degli istituti connesso ad altre realtà della zona, una su tutte il MiTI. Potranno, inoltre, essere dedicati spazi appositi per i tanti studenti che vivono o studiano a Fermo, che risultano essere veramente deficitari in una città che si definisce ‘di studi’. I cittadini fermani non possono restare insensibili di fronte alla richiesta di miglior utilizzo dell’area che appartiene a loro tutti. Italia Nostra ritiene che ognuno ha il dovere di impegnarsi in merito, in primo luogo le istituzioni dalle quali è lecito aspettarsi una presa di posizione ed una decisione che porti la città ad essere esempio di virtù per tutto il territorio fermano. In aggiunta a tutto ciò, nei pressi dell’attuale area della stazione di Santa Lucia sta nascendo un polo scolastico di ragguardevoli dimensioni senza servizi e con un previsto incrementato traffico di mezzi e studenti da gestire senza supporti strutturali logistici adeguati. Sarebbe quantomeno opportuno valutare le possibili soluzioni per l’area in oggetto anche alla luce di questi ultimi sviluppi. Per quel che resta della vecchia Ferrovia Porto San Giorgio-Fermo-Amandola e per la stazione di Fermo Santa Lucia si deve trovare un riuso coerente e condiviso con quante più società ed enti possibili, mirando ad un progetto lungimirante che possa contribuire al rilancio del centro storico cittadino rappresentandone la prima, immediata periferia”.
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