Lo scorso mese di aprile il Dipartimento della Funzione Pubblica presso la presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato un bando per la sperimentazione di progetti di innovazione sociale a valere sul Fondo per l’Innovazione sociale – Dpcm 21 dicembre 2019.
L’avviso pubblico è rivolto ai Comuni capoluogo e alle città metropolitane alle quali viene richiesto di costituire un partenariato in grado di realizzare progetti di innovazione sociale attraverso azioni misurabili dal punto di vista dell’impatto sociale. I principali temi che il bando chiede di affrontare sono l’inclusione sociale, l’animazione culturale e la dispersione scolastica.
“L’amministrazione comunale di Fermo ha presentato la propria candidatura di partecipazione al bando, con l’obiettivo di promuovere un progetto finalizzato alla creazione di uno spazio cittadino rivolto principalmente al mondo giovanile e finalizzato ad offrire servizi innovativi nel campo della ricettività, della ristorazione, dell’animazione culturale, dell’inclusione sociale, della formazione professionale e dell’inserimento lavorativo.
L’avviso pubblico incentiva la realizzazione di progetti di innovazione sociale finalizzati a migliorare le politiche pubbliche inerenti l’animazione culturale, l’inclusione sociale, inserimento lavorativo, la lotta alla dispersione scolastica ed in generale l’incremento della qualità della vita per tutta la popolazione ed in particolare per le categorie più svantaggiate. Per partecipare i soggetti beneficiari (comuni capoluogo e città metropolitane) devono costituire un partenariato con soggetti del privato e/o del privato sociale”.
La candidatura del Comune di Fermo è incentrata sul polo Innovazione sociale San Francesco / Spazio Betti
“Il partenariato del territorio, che sarà formalizzato solo a seguito dell’eventuale comunicazione del finanziamento – continuano dal Comune – è composto da Comune di Fermo, Coop. Soc. Nuova Ricerca agenzia Res e Wega impresa sociale. Gli enti sostenitori sono la Regione Marche – Servizio Attività Produttive, Lavoro, Istruzione, l’Università Politecnica delle Marche, la Fondazione Carifermo e il Gal Fermano.
La candidatura ed il contenuto del progetto sono stati presentati dal sindaco Paolo Calcinaro, dagli assessori Alberto Scarfini alle Politiche Giovanili, Francesco Trasatti alla cultura, dal dirigente alle Politiche Sociali del Comune di Fermo, Giovanni Della Casa, da Fabio Ragonese dell’Ufficio Progetti Speciali del Comune di Fermo e da Stefano Ranieri della Coop Sociale Nuova Ricerca Agenzia Res.
L’idea progettuale riguarda la riqualificazione dell’edificio dell’ex-scuola media (circa 2.500 mq) interessato dal sisma del 2016 e da questo reso inagibile e la sua ri-funzionalizzazione in chiave di polo di animazione culturale e di inclusione sociale prevalentemente rivolto ad un pubblico giovanile.
In particolare sono previsti interventi finalizzati ad attivare al suo interno: un ostello dotato di circa 50 posti letto che possa costituire sia una offerta per il turismo giovanile (caratterizzata rispetto ad una forte attenzione ambientale e una chiara capacità di accoglienza senza barriere), sia per una offerta di turismo sociale; uno spazio ristorazione e bar che si espande nel grande cortile e diviene anche luogo di eventi; 5/6 micro-appartamenti sociali in grado di offrire ospitalità temporanea per situazione di grave bisogno abitativo (first housing); uno spazio co-working che può inoltre fungere sia da laboratorio di sperimentazione formativa che da incubatore di start-up; uno spazio Fab-Lab ed in ogni caso una officina di artigianato digitale che consenta sia la formazione che l’incubazione di micro-attività imprenditoriali; uno spazio culturale con auditorium e alcune sale annesse, che consente sia attività teatrale, che musicale, che eventi culturali vari ed infine si presta anche ad essere spazio formativo; una palestra che può ospitare attività di sport popolare, di attività sportiva e ginnica per le fasce svantaggiate e occasionalmente può anche essere adibita a spazio espositivo; una decina di posti finalizzati all’accoglienza di studenti universitari (Fermo è sede di 2 corsi di laurea dell’Università Politecnica delle Marche) o anche alla ospitalità di piccoli gruppi teatrali ospiti della struttura; uno spazio di portierato sociale che offre servizi di prossimità al quartiere nel quale la struttura è collocata (centro storico)”.
L’avviso pubblico è strutturato in tre fasi, ad ognuna delle quali si accede mediante procedura selettiva – valutativa. L’intervento Fase I: studio di fattibilità e di progettazione esecutiva della fase II: comprende un’analisi accurata del fabbisogno, degli indicatori e un modello di valutazione dell’impatto sociale del progetto oltre al piano di esecuzione degli interventi previsti nella fase di sperimentazione. La dotazione finanziaria complessiva è di 3.150.000 euro e le risorse assegnabili ad ogni progetto ritenuto idoneo sono pari a 150.000 euro;
L’intervento Fase II sulla sperimentazione: realizzazione sperimentale dell’investimento progettuale. La dotazione finanziaria complessiva è di 8.100.000 euro e le risorse assegnabili ad ogni progetto ritenuto idoneo sono pari a 450.000 euro. Intervento Fase III, sistematizzazione dei risultati: prosecuzione ed estensione della sperimentazione attraverso l’utilizzo di strumenti di finanza d’impatto sociale che consentono al soggetto beneficiario/proponente di replicare in contesti diversi e/o più ampi gli interventi. La dotazione finanziaria complessiva è di 10.000.000 euro e le risorse assegnabili ad ogni progetto ritenuto idoneo sono pari a 1.000.000 euro;
“L’avviso pubblico, emanato lo scorso 5 aprile, è a sportello e rimane aperto fino al 31 maggio 2020. Al 31 luglio 2019 – concludono dal Comune – sono pervenute alla presidenza del Consiglio dei Ministri 13 candidature, tra cui quella del Comune di Fermo, che saranno vagliate da un’apposita commissione ai fini della concessione del finanziamento relativo alla fase I. Presumibilmente, nel mese di settembre si conoscerà l’esito della procedura”.
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