“Siccome a me piace parlare solo con cognizione di causa, ieri mi sono bastati 10 minuti in Comune per verificare che il Comune stesso aveva concesso il patrocinio gratuito (uso dello stemma) agli organizzatori del Girfalco Beat per una serie di appuntamenti tra i quali non era assolutamente compreso questo cantante. Quindi nessun patrocinio del Comune”. Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro replica alle accuse dal capogruppo della Lega in consiglio comunale Gianluca Tulli in merito all’episodio della schiaffo del trapper ad un suo fan durante il concerto al Girfalco di Fermo a pochi passi dalla cattedrale.
“A questo punto – scrive Calcinaro – sono io a chiedermi perchè il consigliere che ha preferito fare insinuazioni sull’amministrazione non ha speso 10 minuti del suo tempo per documentarsi prima di tirare fuori una fake news? Farebbe parte del suo ruolo e gli spetterebbe come dovere/potere.. Perchè ha atteso, guarda caso una decina di giorni dall’evento prima di tirare fuori la cosa? Sarà mica per cercare di gettare un po’ di fango sul successo di Jovanotti visto che da quel consigliere non abbiamo sentito alcun commento per il successo ma, semmai, sprazzi polemici in consiglio prima dell’evento? Può portare a questi ‘mezzucci’ la solita politica? Si sa, le elezioni sono tra 10 mesi soltanto. Evidenziato questo grave comportamento del consigliere comunale, ritengo assolutamente inadeguata ed esecrabile la presenza di quel cantante in quel luogo, anche se in una iniziativa privata che una amministrazione non ha potere di censurare: così come ho già avuto modo di evidenziare all’organizzazione il notevole errore nell’accostare eventualmente l’effige comunale, o inserire a posteriori la data, per un qualcosa di non patrocinato come quel singolo concerto (è ovvio che se fosse stato presentato alla richiesta non ci sarebbe stato patrocinio alcuno). Posso dire di più? Amo la musica rock, da sempre, e sappiamo che il rock si è sempre nutrito di eccessi o provocazioni: ma questo lato della musica è stato solo un suo elemento di qualcosa di più vasto che ha saputo dare un’impronta a generazioni intere. Nel caso di questo cantante, è mia opinione, che la provocazione (per non dire di peggio) sia solo il fine ultimo, probabilmente per ottenere purtroppo insana pubblicità”.
Calcinaro aggiunge: “Pur nell’evidente errore, non posso non ricordare che gli organizzatori di Girfalco Beat, da ben otto anni, garantiscono una attività con forte riscontro giovanile senza che mai sia arrivata alcuna lamentela sui contenuti: lo sbaglio c’è stato da parte loro ed è stato fatto notare in maniera forte ma ciò non può e non deve essere una condanna ‘perpetua’ alla rassegna che, in altri momenti, ha dato prova di essere motivo di aggregazione solo positiva. Mi rimane una fortissima amarezza per il tentativo – preciso ad orologeria post successo del Jovabeach – di gettare fango sull’amministrazione di un consigliere che, con tutta evidenza, non si pone limiti per visibilità elettorale: secondo me, da qualsiasi parte, la politica non è questo e non si fa in questo modo. Si fa con serietà, informazione e responsabilità. Ma capisco, la ribalta avuta con Jovanotti ha mietuto qualche, silenziosa e rancorosa, ‘vittima’ fermana”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati