di Sandro Renzi
Controlli a tappeto sulla filiera ittica. Un altro sequestro è stato messo a segno dagli uomini della Guardia di Finanza all’interno del porto peschereccio sangiorgese pochi giorni fa. Alle 7.45 del mattino il personale della Sezione operativa navale di San Benedetto del Tronto delle Fiamme Gialle è entrato in azione sulla banchina dove viene sbarcato il prodotto che proviene dalle vongolare. Nell’ambito dei controlli sono state scoperte due buste contenenti complessivamente 60 chili di vongole della specie Venus Gallina incustodite e senza un documento che ne determinasse la provenienza, la destinazione, la proprietà. Insomma quanto basta per far scattare subito il sequestro di tutto il prodotto privo anche di etichettatura ed ovviamente di documenti di trasporto. Nessuno degli operatori presenti in quel momento ne ha riconosciuto la proprietà.
Prontamente gli uomini della Guardia di Finanza hanno allertato il servizio veterinario presente nella struttura portuale al fine di accertare lo stato di conservazione delle vongole. Una volta appurato che le stesse risultavano ancora vitali, è stata disposta la loro reimmissione in mare per mezzo dell’unità navale in dotazione alla Fiamme Gialle. Come da prassi in casi analoghi il verbale è stato redatto contro ignoti ma le indagini verranno effettuate per cercare di identificare la persona che ha abbandonato i mitili sulla banchina. Oltre alle sanzioni previste per la mancata identificazione, rischia multe pesanti. Da mille a sei mila euro per la mancanza di un documento di accompagnamento e da mille a sei mila euro per l’ipotesi di immissione sul mercato senza transito in un centro di spedizione.
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