Luca Pezzani e Silvia Moreschini hanno detto sì:
“Fidatevi di ciò che vi ha fatto innamorare”

FERMO - Il primo cittadino di Petritoli e il vice sindaco di Monterubbiano si sono uniti in matrimonio all'interno della Chiesa di Santa Maria a Mare, nel borgo di Torre di Palme

di Andrea Braconi

E dopo aver posto quella domanda a tante coppie nella sua Petritoli, per Luca Pezzani è arrivato il momento di rispondere con quel “Sì” che la vita la cambia veramente. Accanto a lui una raggiante e bellissima Silvia Moreschini, accompagnata all’altare dal padre.

Sindaco del “borgo dei matrimoni” il primo (con il celebrante delegato Giancarlo Fabiani a ricordare le quasi 100 unioni in 8 anni tra coppie provenienti da tutto il mondo), vice sindaco del Comune di Monterubbiano la seconda, Pezzani e Moreschini hanno scelto la Chiesa di Santa Maria a Mare di Torre di Palme per suggellare il loro amore. Un luogo anch’esso carico di storia e di bellezza, assurto da poco tra i Borghi più belli d’Italia, lungo i cui vicoli sventolano in questi giorni le bandiere gialloverdi della locale contrada, impegnata come tutte le altre del capoluogo di provincia nei festeggiamenti per la Cavalcata dell’Assunta.

Un’atmosfera di festa che si respirava anche tra gli invitati alle nozze della coppia, molto conosciuta ed apprezzata nel territorio: il predecessore di Pezzani, Luca Tomassini, diversi amministratori della Valdaso (tra cui il sindaco di Monterubbiano, Maria Teresa Mircoli), l’ex primo cittadino di Porto San Giorgio Andrea Agostini (nel cui studio legale la Moreschini esercita l’attività di avvocato) e poi tantissimi amici e parenti.

“Mi avevano detto alle ore 16.30, temevo che il vice sindaco avesse cambiato idea” ha esordito Don Sergio, ironizzando sull’immancabile ritardo della sposa. Grande l’emozione nel momento dell’esecuzione da parte del giovane violinista Valentino Alessandrini di “Halleluja”, lo storico brano di Leonard Cohen che ha riecheggiato all’interno della chiesa prima che lo stesso Don Sergio riprendesse la parola. “Quando un prete sposa due amici si sente coinvolto, l’amicizia è qualcosa che fa parte della vita. E per Luca e Silvia ho questo sentimento sincero. C’è però un conflitto d’interesse nel vostro essere sindaco e vice sindaco – ha scherzato ancora – ma sono contento che avete queste cariche pubbliche: la gente non sa che peso uno porta, devi fare scelte da solo e a volte il tenere il timone è un mestiere difficile. A volte al comando si è da soli. Sono contento di condividere con voi la fatica della guida”.

Ma nessuno, ha proseguito, può diventare protagonista della propria vita se non in rapporto ad un tu che lo pone di fronte a limiti e contraddizioni. “Pensiamo di essere noi quelli che possono disporre del destino della vita, ma uno diventa protagonista quando c’è il rapporto con un altro che ti stana, che ti tira fuori qualcosa. E in verità la storia d’amore è qualcosa di più potente. Luca e Silvia, non pensate ad un bel coronamento, ma pensate ad un bel cammino” ha rimarcato il parroco, aggiungendo: “Continuate a fidarvi di quello che vi ha fatto innamorare”.

Dopo le intenzioni e l’espressione del reciproco consenso, la cerimonia è proseguita tra la benedizione e lo scambio degli anelli nuziali, con l’emozione rotta da un fragoroso applauso. Fino al momento tanto atteso: la promessa di matrimonio. All’uscita un’ovazione per i neo sposi, sommersi dal tradizionale riso e dall’incidere delle mani dei loro ospiti, prima di dirigersi verso il Ristorante Il Casale di Altidona per la seconda parte di una giornata che rimarrà impressa nella memoria di tutti, a partire da chi ha scelto di iniziare a “camminare insieme”.


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