La Festa dell’Unità di Montegranaro compie
mezzo secolo: “Un grande risultato”

MONTEGRANARO - Fabiano Alessandrini: "Abbiamo colto l’occasione dei cinquant’anni, non penso siano molte le feste ad aver raggiunto un traguardo del genere in Italia – dice il segretario provinciale del Pd Fabiano Alessandrini – dentro ci sono tutti i sacrifici e la passione del popolo della sinistra dal Pc fino ad oggi"

di Marco Pagliariccio

Cinquant’anni e non sentirli, anzi. Era il 1970 (ma sembra che qualche anno prima ci fosse stata qualche altra edizione “unatantum”) quando la sezione veregrense del Pci dava il via all’esperienza della Festa dell’Unità. Il partito ha cambiato pelle, la kermesse è sopravvissuta alle turbolenze ed arriva quest’anno al traguardo del mezzo secolo. Format consolidato e confermatissimo al Villaggio dello Sport, con otto serate spalmate su due weekend lunghi: si parte giovedì 29 agosto e si arriva fino a domenica 8 settembre. «E’ un orgoglio festeggiare i 50 anni, siamo rimasti tra i pochi gruppi del territorio a proseguire questa esperienza, testimonianza del fatto che non è scontato – sottolinea la segretaria comunale del Pd Laura Latini – quello che cerchiamo di fare da anni è quello di aprirla sempre di più a tematiche che sembrino meno strettamente legate alla politica perché poi, invece, per come la vediamo noi, tutto è politica».

Tanti gli incontri e dibattiti nel programma. La prima settimana sarà nel segno del format “Caffè e amaro”, brevi appuntamenti di 20 minuti con esponenti locali del partito, sempre con orario di inizio alle 21.30: giovedì 29 agosto tocca all’assessore regionale Fabrizio Cesetti; venerdì 30 al consigliere regionale Francesco Giacinti; sabato 31 al senatore Francesco Verducci; domenica 1 settembre al deputato Mario Morgoni. Più variegata la seconda settimana, che sarà aperta, giovedì 5 settembre (ore 21.3), dal dibattito con l’amministrazione comunale. Venerdì 6, a partire dalle ore 19, arriveranno invece i rappresentanti di tutti i circoli Pd delle Marche per l’assemblea regionale del partito, mentre sabato 7 scenderà a Montegranaro il governatore Luca Ceriscioli. Il finale di domenica 8 settembre sarà invece nel segno della sicurezza con l’incontro tra la presidente della commissione pari opportunità della Regione Meri Marziali e il segretario nazionale del Silp-Cgil (il sindacato delle forze dell’ordine) Daniele Tissone. Ma non finisce qui. «Attendiamo la conferma per avere, forse nella serata di venerdì 6 settembre, degli esponenti di Emergency, un’associazione che non è organica al Pd ma con la quale condividiamo molti valori, e del Centro antiviolenza di Fermo. Volevamo una prima parte che parla tutta del Pd e una seconda che fosse più aperta all’esterno», chiude la Latini.

Quest’anno, però, quella di Montegranaro sarà anche la Festa provinciale del Partito Democratico. La federazione di Fermo ha quindi collaborato strettamente con il circolo di Montegranaro affinché quella veregrense fosse una edizione da ricordare. «Abbiamo colto l’occasione dei cinquant’anni, non penso siano molte le feste ad aver raggiunto un traguardo del genere in Italia – dice il segretario provinciale del Pd Fabiano Alessandrini – dentro ci sono tutti i sacrifici e la passione del popolo della sinistra dal Pc fino ad oggi, quel popolo che ha idealità e voglia di cambiare il paese. A volte ci riesce, altre no, ma questo partito c’è sempre. C’è perché c’è una solida base di appassionati guidata da ideali forti. La Festa dell’Unità è un gesto che dà sostanza, che segna la volontà di un confronto reale, stando tra la gente. Che il Pd non stia tra la gente è quanto di più falso si possa dire. Che poi ci siano momenti in cui non diciamo ciò che la gente vuole sentirsi dire è un altro discorso. Ma questi sono cicli storici. Avremmo sperato nella presenza del segretario nazionale per dare ancora più lustro a questa manifestazione, ma le contingenze attuali hanno reso tutto più difficile. Magari qualche altro nome importante di livello nazionale potrebbe saltare fuori, ma già avere l’assemblea di tutti i circoli delle Marche è un grandissimo riconoscimento. Perché è sì una questione di partito, ma comunque aperta a tutti».

Per fare una festa come quella di Montegranaro ci vogliono 60-70 volontari al lavoro, persone che sacrificano tempo e ferie per la sua riuscita. Non una cosa da poco, evidenza un veterano come l’assessore comunale ai lavori pubblici Aronne Perugini, affiancato dai “delfini” Roberto Basso e Andrea Franceschetti. «Oggi anche solo riuscire a organizzare la festa è un grande risultato – conferma Perugini – e farla in questo modo è ancora più incredibile. Dopo Pesaro, a livello regionale questa è probabilmente la seconda Festa dell’Unità per importanza. Siamo sempre meno perché è un impegno faticoso che non è semplice mantenere. Ma per noi ora è una festa dal sapore molto dolce, che arriva dopo un’importante vittoria elettorale. Credo che il risultato sia un certificato per quanto fatto per anni. Non si parla più di una vittoria estemporanea come poteva essere nel 2014. Il Pd è l’ossatura della lista civica che ha trionfato, sei consiglieri comunali non li ha mai avuti negli ultimi decenni. E la Festa ha un suo merito importante perché le campagne elettorali le finanziamo con i fondi che raccogliamo qui».


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