I volti, le generazioni e le storie di Monte Cacciù: insieme per una grande festa

PORTO SAN GIORGIO - Le famiglie Rastelli, Montani, Mazzaferro, Ruggeri, Levantesi, Marilungo, Ponticelli e Ciarrocchi anche quest'anno hanno dato vita alla seconda edizione della festa campestre di Monte Cacciù

di Paolo Paoletti

Un luogo identitario, dove nel corso degli anni si sono incrociate storie di famiglie  e intere generazioni. E proprio queste persone, i residenti di Monte Cacciù, hanno voluto ritrovarsi, dopo il successo della scorso anni, per condividere attorno ad una tavolata, storie, emozioni e magari qualche vecchia foto d’epoca oltre che del buon cibo.

Così le famiglie Rastelli, Montani, Mazzaferro, Ruggeri, Levantesi, Marilungo, Ponticelli e Ciarrocchi anche quest’anno hanno dato vita alla seconda edizione della festa campestre di Monte Cacciù. Visto il successo della scorsa estate, quando i residenti si erano ritrovati dopo 50 anni,  quest’anno l’invito è stato esteso anche a persone non del luogo che hanno apprezzato e conosciuto un posto incantevole con una vista mozzafiato su Porto San Giorgio e sulla costa fermana.

Erano anche presenti nonni e notte che da ragazzini venivano a passeggiare e a trascorrere le giornate sulla splendida collina. Una serata all’insegna della buona cucina, della musica e di tanta socializzazione. Affascinanti e commoventi i racconti di residenti, vecchi e nuovi, che hanno vissuto questo monte, e condiviso amicizia, unione e anche stenti, sempre con affretto e fratellanza.

Monte Cacciù rappresenta un importante patrimonio per il territorio sangiorgese e fermano che le isituzioni devono curare e tutelare. Una grande risorsa che i residenti conosco bene e amano, generazione dopo generazione.


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