Le ‘sentinelle monsampietrine’
e i simboli d’identità comunitari
Il sindaco: “I giovani vero capitale”

MONSAMPIETRO MORICO - Angela, Davide, Giacomo, Diego e Nicolò si sono contraddistinti per l'impegno nel ritrovamento di un prezioso supporto della feritoia del Castello

Un pomeriggio speciale per Monsampietro Morico, l’ennesimo a tre anni dal sisma. A darne notizia è il sindaco Romina Gualtieri, che insieme agli assessori Romina D’Angelo e Simone Greci, ai consiglieri Ugo Tiburzi, Vincenzo Felicioni, al comandante della stazione dei Carabinieri di Montottone ed alla fiduciaria della Scuola “Giovanni Paolo II” Daniela Iachini, ha ricevuto in Piazza Cesare Battisti Angela Gidiucci, Davide Ciscato, Giacomo Sbaffoni e Diego Rossi (insieme alle rispettive famiglie) che si sono contraddistinti per l’impegno nel ritrovamento di un prezioso supporto della feritoia del Castello.

Un vero e proprio simbolo d’identità monsampietrina, al pari delle chiese, lo ha definito il primo cittadino, per poi tornare a rimarcare l’importante gesto compiuto insieme a Nicolò Savini, assente per un impegno concomitante. Gesto che, secondo la Gualtieri, “ha denotato un alto senso civico, coraggio, collaborazione con le Istituzioni, amore al patrimonio storico culturale che abbiamo il dovere di custodire gelosamente ed arricchire”.

A nome della comunità di Monsampietro Morico, il sindaco ha ringraziato i giovani definendoli “sentinelle monsampietrine”. Un ringraziamento che è esteso alle loro famiglie – ha aggiunto – perché la responsabilità ed il coraggio di edificare una vera società, potrà derivare solo se insieme, famiglia, scuola, forze dell’ordine e amministratori, riusciranno a creare una sinergia. Una comunità progredisce ripartendo dal vero capitale, che è quello umano, soprattutto delle giovani generazioni”.


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