Weekend di festa per l’Avis sangiorgese
La sezione spegne 65 candaline

PORTO SAN GIORGIO - L'Avis di Porto San Giorgio spegne 65 candaline. Due giorni di festa ed incontri nel weekend per promuovere e radicare il senso della donazione.

di Sandro Renzi

Due giornate per raccontare il valore della donazione. Sabato e domenica prossimi la sezione Avis di Porto San Giorgio festeggerà 65 anni di attività. Occasione imperdibile per rimarcare l’importanza di un gesto preziosissimo come la donazione del sangue e degli organi. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le giovani generazioni. Per ricordare che c’è una proposta di legge fondata sul silenzio-assenso in forza della quale la donazione di organi può essere disposta dall’autorità sanitaria anche nel caso in cui la persona non abbia espressamente dichiarato l’ok all’espianto degli organi. Di tutto questo si parlerà nel convegno in programma sabato alle 16 in Teatro. Vi prenderanno parte le autorità, dal Prefetto Vincenza Filippi al Sindaco Nicola Loira, dal Presidente della Provincia, Moira Canigola al direttore dell’Area Vasta 4, Licio Livini, ed ovviamente il personale medico che giornalmente si confronta con temi così delicati come la donazione di sangue ed i trapianti. Oggi in conferenza stampa è stato presentato il dettaglio della due giorni.

Se la giornata di sabato sarà dedicata al momento più istituzionale alla presenza dei vertici Avis, domenica si comincerà alle 9.30 nella Chiesa di San Giorgio con la tradizionale Messa celebrata dall’Arcivescovo Pennacchio. Alle 10.30 corteo per le vie della città e deposizione di due corone d’alloro al Monumento dei caduti in piazza Mentana e a quello dei donatori all’interno del cimitero. Alle 11.30 in Teatro consegna dei riconoscimenti ai donatori più attivi ed alle 13 conviviale a Villa Bonaparte. “Abbiamo voluto incentrare il convegno sul valore assoluto della vita –spiega Sandro Santanafessa, presidente Avis di Porto San Giorgio- un dono che ci è stato fatto e che noi possiamo fare ad altri”. L’Avis sangiorgese conta 836 iscritti e questa estate ha fatto segnare un nuovo record toccando 100 donazioni di sangue intero e 24 di plasma. “Inoltre -ha ricordato Santanafessa- continua il nostro lavoro di sensibilizzazione presso tutte la scuole, da Amandola a Porto San Giorgio. Ad essere interessati sono gli ultimi due anni elle superiori, ma stiamo pensando di allargarci anche alle terze”. Avis in prima fila insieme all’Admo e all’Aido. Le novità in campo sono tante. Giovanni Lanciotti, vicepresidente provinciale dell’Avis, le ha anticipate stamane. “Quella di Porto San Giorgio è una delle realtà più attive con oltre 1300 donazioni all’anno -ha ricordato-quello che ci apprestiamo a vivere è un momento di festa per la città e per i donatori. C’è chi ha addirittura fatto 100 donazioni. La nostra missione è stare tra la gente, anche per questo motivo cerchiamo di essere presenti alle tante manifestazioni, soprattutto di carattere sportivo, che si svolgono nel nostro territorio. Per testimoniare che occorre rispettare la vita e donarne un po’ anche agli altri”. Negli ultimi tempi l’Avis ha avviato alcuni importanti cambiamenti finalizzati a migliorare l’attività. Primo fra tutti la realizzazione di un centro unico di chiamata. Lo scopo è ottimizzare il servizio garantendo che i centri di raccolta siano sempre pieni nell’arco della settimana. “Ogni territorio ha una sua giornata dedicata al prelievo -spiega ancora Lanciotti- adesso con questo strumento si potrà donare ovunque venendo incontro ai nostri donatori. Non possiamo sprecare i tempi di medici e infermieri messi a disposizione dell’Asur, ma dobbiamo fare in modo che ogni giorno si posano fare anche 14 o 15 donazioni. Il sistema delle rete funziona”. Un’altra novità è rappresentata dalla “chiamata per gruppo sanguigno”. In buona sostanza, si accerta quale gruppo è carente in un determinato momento e si chiamano a donare i volontari che hanno quello specifico gruppo. “L’associazione è diventata un punto di riferimento prezioso per tutto il territorio -ha ricordato il Sindaco, Nicola Loira- c’è da festeggiare ma anche da raccontare le tante storie che girano intorno a questo mondo. Far passare il messaggio che il dono arricchisce anche chi lo fa”.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti