Un altro caso di Codice Rosso registrato nel comune di Fermo. L’ennesima vicenda familiare drammatica, fortunatamente finita bene. Ma che comunque rischia di lasciare il segno per quella donna che, esasperata, si è rivolta ai carabinieri. Da lì le indagini fino ad oggi, quando è arrivato il provvedimento dell’autorità giudiziaria. Ed ora per il compagno, ormai ex, della donna divieto di comunicazione e di avvicinamento per maltrattamenti in famiglia e lesioni, alla ex convivente, ai figli minori, ed ai luoghi frequentati dalle parti offese.
“Liti continue, aggressioni verbali, e dalle parole si passa alle mani, maltrattamenti ed aggressioni divenute intollerabili anche su minori.
Protagonisti della vicenda – la ricostruzione dei militari dell’Arma della compagnia di Fermo – una donna straniera, che stanca e stufa dei comportamenti aggressivi del convivente sia nei suoi confronti che verso i figli della donna, nati da un precedente matrimonio, decide all’atto dell’ennesima lite, di richiedere l’intervento dell’Arma al 112.
I primi giorni del mese di settembre i militari sono intervenuti di notte su richiesta della donna, presso l’abitazione della stessa, dove il compagno convivente, per futili motivi aveva aggredito verbalmente la donna, minacciandola di morte davanti ai figli minori, addirittura inseguendola quando aveva manifestato l’intenzione di procedere attraverso i Carabinieri, nei suoi confronti, tentando di investirla con uno scooter. La pattuglia, intervenuta prontamente, ha interrotto l’azione dell’uomo che si è dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
I militari, dopo essersi sincerati delle condizioni di salute della signora e dei tre figli minori, avevano affidato l’intero nucleo familiare prima alle cure sanitarie, poi ad altro parente, che ne aveva preso carico per evitare ulteriori pericolose conseguenze.
Le ricerche dell’aggressore, durate tutta la notte, avevano dato esito negativo. La donna è stata ascoltata in caserma e ha raccontato nei dettagli una situazione ormai divenuta insostenibile da mesi. Un compagno ‘padrone’, aggressivo e violento, addirittura arrivato a picchiare la donna alla presenza dei figli minori, o peggio violento con loro, che tentavano spesso di difendere la madre.
Di quanto accaduto è stata informata immediatamente l’autorità giudiziaria che ha subito disposto una serie di ulteriori accertamenti utili a delineare il quadro della situazione con documentazione probante.
Gli accertamenti svolti dai carabinieri hanno quindi portato maggiormente alla luce quanto già esposto nell’immediatezza dalla donna, anche attraverso testimonianze di altre persone. Anni di sopportazione gratuita, quella di una donna e madre forse rassegnata a questo modello comportamentale di uomo.
Oggi l’incubo finisce. L’uomo, già comunque allontanato nell’immediato, è stato raggiunto da un provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Fermo.
Divieto di comunicazione e di avvicinamento per maltrattamenti in famiglia e lesioni, alla ex convivente, ai figli minori, ed ai luoghi frequentati dalle parti offese. Importantissimo traguardo ottenuto in tempi brevissimi, grazie alla prontezza di tutti gli organi chiamati in causa. Magistratura, Arma dei Carabinieri, Sanità.
Denunciare e segnalare ogni atto di violenza, sia essa verbale, fisica, psicologica, è un obbligo morale che ogni cittadino deve fare proprio. Una semplice telefonata, richiesta di aiuto, può interrompere e fermare situazioni che potrebbero degenerare al peggio. Continuerà attenta la vigilanza da parte dei Carabinieri di Fermo, affinché ogni caso venga analizzato e trattato con la massima attenzione e celerità”.
I DATI E I CONSIGLI DEI CARABINIERI CONTRO LA VIOLENZA DOMESTICA
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