di Giorgio Fedeli
Restano in carcere l’uomo e la ragazza finiti dietro le sbarre nell’ambito dell’operazione antidroga dei carabinieri scattata nel tardo pomeriggio di venerdì a Porto Sant’Elpidio. Vari blitz che, oltre ai due arresti, hanno portato i militari dell’Arma a rinvenire e sequestrare, con l’ausilio della Cinofila del Gruppo della Guardia di Finanza di Fermo, ben cinque chili di droga, tra cocaina e hashish (leggi l’articolo). Ma oggi spunta anche una pistola, anche questa rinvenuta, nel corso dell’operazione, dai carabinieri.
Ieri mattina, durante l’udienza per la convalida di arresto, l’uomo di circa 50 anni e la ragazza fermati dall’Arma, difesi dagli avvocati Gian Luigi Boschi e Simone Santoro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il primo, comunque, ha rilasciato dichiarazioni spontanee tese a sostenere la sua estraneità ai fatti.
Dopo i blitz, con il sequestro di circa 1,5 chili di cocaina e circa 4 chili di hashish, il lavoro dei carabinieri non è, però, certo finito. I militari, infatti stanno indagando a tutto campo per ricostruire la rete dello spaccio che ruota, o meglio sarebbe ruotata intorno alla sostanza stupefacente rinvenuta.
Al vaglio degli inquirenti i canali di approvvigionamento e le eventuali destinazioni della droga. Al microscopio degli investigatori dell’Arma anche quella pistola rinvenuta nel corso dell’operazione. I carabinieri stanno cercando di capire a chi è intestata e perché fosse dove l’hanno trovata. Insomma diversi i nodi da sciogliere ma non è affatto da escludere che da qui alle prossime ore si possano avere nuove e ulteriori risposte. Intanto restano gli oltre cinque chili di droga sottratti al mercato nero dello spaccio nel Fermano.
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