Approvata in Consiglio regionale la proposta di legge a firma Urbinati, Rapa, Marconi e Micucci.
“La nostra volontà – spiegano i consiglieri regionali che hanno sottoscritto la PdL – è sempre stata quella di promuovere lo sviluppo economico del nostro territorio valorizzandone le attività imprenditoriali e le tradizioni. Il turismo soprattutto è una risorsa fondamentale italiana e marchigiana: pertanto se come abbiamo fatto e continueremo a fare, valorizzare i nostri territori, farli conoscere e migliorarne l’attrattività differenziando e personalizzando l’offerta turistica è la sfida del presente a cui rispondere, anche l’affascinante modo della pesca offre in questo senso ampie possibilità di sviluppo e differenziazione della proposta turistica e ricreativa”.
“Il ‘pescaturismo’ e l”ittiturismo’ attraverso questa proposta di legge – aggiungono – trovano una disciplina che ne consente lo sviluppo e la diffusione in un contesto di certezza normativa ed in una prospettiva di futura crescita, differenziazione e miglioramento dell’offerta turistica. E’ questo in definitiva che ci chiedono cittadini ed imprese, un’alleanza con le istituzioni che abbia regole certe per poter operare ed investire. A questa richiesta oggi noi qui rispondiamo. Consentiamo inoltre un maggiore e più ampio utilizzo delle potenzialità dei saperi e delle tradizioni del settore della pesca che tanta importanza ha per questa regione, garantendo inoltre la possibilità di integrare il reddito di tante famiglie, piccole e medie imprese.
Una regione plurale la nostra nelle tradizioni, nei territori, nelle risorse economiche e quindi anche nella differenziazione dell’offerta turistica che così diviene integrata con un altro importante settore produttivo come è quello della pesca e del mare.
Oggi quindi apriamo anche un altro capitolo della nostra ospitalità nel filone del turismo esperienziale che già vede le Marche impegnate per far condividere ai cittadini italiani e stranieri i valori e le tradizione di questa nostra bella terra: non più solo turisti ma nostri ospiti”.
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