“Udienze rinviate per consentire agli uffici di cancelleria di funzionare. Questo è quanto accaduto questa mattina al Giudice di Pace di Fermo nel malcontento generale non solo degli avvocati e dei loro assistiti, ma anche degli stessi operatori degli uffici giudiziari, tutti nell’impossibilità generale di svolgere i propri compiti”.
E’ quanto racconta l’avvocato Andrea Agostini che prende dunque spunto da quanto accaduto per chiedere al ministro Bonafede investimenti in mezzi e personale per gli uffici giudiziari di Fermo.
“Il servizio pubblico di giustizia si è infatti interrotto, questa mattina, per carenza di organico delle cancellerie. Accade che, effetto quota 100, dal primo agosto tre unità sono andate in pensione, uno dalla cancelleria penale e due da quella civile.
Tolte pure altre due unità applicate in tribunale, ecco che il giudice di pace di Fermo si regge di fatto su di un funzionario e due terzi livelli dove solo il primo ha titolo ad assistere un giudice in udienza, quando peraltro i giudici di pace a Fermo sono quattro.
Per sopperire all’emergenza sono state applicate temporaneamente due unità, ma una è in aspettativa e l’altra è malata, di qui il collasso totale.
E’ pensabile che un organico di 3 persone possa reggere un ufficio circondariale come quello di Fermo che, dopo la soppressione con decreto legislativo 07/09/2012 n° 156 degli uffici del giudice di pace di Montegiorgio, Ripatransone e Sant’Elpidio a Mare, dà servizi legali, civili e penali, da Grottammare e Montefalcone Appennino fino a Montegranaro per un totale di ben 44 comuni?
Per il funzionamento della giustizia, ancora prima di pensare all’ennesima riforma, occorre il Governo investa subito in mezzi e uomini.
Ministro della Giustizia, avvocato Alfonso Bonafede, se ci sei, batti un colpo”.
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