Anmil, anche a Fermo la Giornata
nazionale per ricordare
le vittime degli incidenti sul lavoro

FERMO - La giornata si svolgerà il 13 ottobre prossimo. ECCO IL PROGRAMMA

Domenica prossima verrà celebrata a livello nazionale la Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, giunta alla 69esima edizione.

“Una giornata – ricordano dal comune di Fermo – per sensibilizzare sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, visto anche quanto riportato dall’Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro): nel 2018 ci sono stati in Italia oltre 600 mila infortuni e 1.133 morti sul lavoro. Nel manifesto le immagini di Pinocchio, la Bella Addormentata nel Bosco e Capitan Uncino con il tema di questa Giornata: ‘non raccontiamoci favole, sul lavoro non c’è sempre il lieto fine’.

“Anche a Fermo, la sezione territoriale dell’Anmil, presieduta da Gabriele Coccia, per onorare questa Giornata, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Fermo, ha approntato per domenica – annunciano dal Comune – un ricco programma che prevede: dopo il raduno alle ore 9 nello spazio antistante lo stadio Recchioni, alle ore 9.30 nella chiesa di S. Antonio da Padova la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei caduti sul lavoro. Quindi alle 10.30 il corteo per le vie cittadine e la deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti sul lavoro in viale Trento. Alle ore 11, nel Salone parrocchiale della Chiesa di S. Antonio da Padova, la cerimonia civile cui sono state invitate autorità civili, militari e religiose.

La Giornata per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro è nata a livello nazionale nel 1951 con l’obiettivo di ricordare all’opinione pubblica e alle istituzioni la necessità di concentrare l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e di garantire la giusta tutela alle vittime del lavoro e alle loro famiglie.

Da oltre mezzo secolo lo spirito della Giornata è rimasto invariato e oggi costituisce un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di quanti hanno perso la vita nello svolgimento della propria professione, nonché un’occasione per rivendicare la centralità dei diritti di ogni lavoratore”.


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