di Pierpaolo Pierleoni
La parte pubblica dell’ex cineteatro Gigli vale un milione e mezzo di euro. Un calo netto, rispetto alle previsioni del comune di Porto Sant’Elpidio, che nel preliminare d’acquisto stipulato con la Azzurro costruzioni aveva previsto di spendere 1,9 milioni. Una cifra poi abbassata con una nuova stima, sulla scorta delle indicazioni dell’Agenzia del demanio, a 1.779.600 euro. Ma anche questa valutazione, secondo l’agenzia, che ieri ha inviato la sua stima, era eccessiva. Il valore calcolato dal demanio si ferma infatti a 1.510.000 euro.
A darne notizia il sindaco Nazareno Franchellucci. “La nostra dirigente Giulia Catani sta approfondendo gli elaborati ma, ad una pria lettura, la riduzione è dovuta principalmente ad una diminuzione delle superfici valutate ed all’esclusione totale della valutazione della corte, a cui è stato attribuito valore zero”. Il primo cittadino si riserva di effettuare una valutazione più approfondita nelle prossime ore. “Per ora mi limito ad evidenziare come, ed è plateale, due enti, Agenzia del demanio ed Agenzia delle entrate, abbiano dato una valutazione completamente diversa del medesimo immobile. Ora la valutazione sarà trasmessa alla proprietà, con la quale è già iniziata una interlocuzione verbale. Per ora posso dire che, come Sindaco e come ufficio tecnico/urbanistico, reputiamo alcune considerazioni difficilmente comprensibili. Ma, inevitabilmente, non possiamo che adeguarci alla stima della Agenzia del demanio”.
L’Agenzia delle entrate, nel documento inviato al Comune nel 2017, aveva calcolato un valore complessivo, per la porzione dell’ex cineteatro che l’ente si è impegnato ad acquistare, di 2.367.098 euro, quindi una stima superiore alla somma che l’ente prevedeva di versare al privato. Nel parere si era calcolato un valore per la corte esterna di 127.000 euro e circa 1,9 milioni di euro di costi per l’intervento di ristrutturazione. Ora, dal demanio, arriva invece una stima completamente diversa che potrebbe cambiare radicalmente l’esito dell’operazione. Porto Sant’Elpidio non potrà spendere, per comprare la parte pubblica dell’ex cineteatro, più di quanto indicato nella stima, quindi 1,5 milioni. Il contratto dovrà quindi essere rivisto al ribasso e il privato si dovrebbe accontentare di 400.000 euro in meno. Una differenza notevole che potrebbe far saltare tutta l’operazione.
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