di Giorgio Fedeli
A ricostruire quanto accaduto nel corso della nottata appena trascorsa nel Fermano sembra quasi di scrivere il testo di una sceneggiatura di uno di quei film d’azione in cui una banda di criminali, per far perdere le proprie tracce, ruba e abbandona, in rapida sequenza, vetture e furgoni, tutto in rapida successione. Ma questa non è finzione, qui non siamo dinanzi a un blockbuster a stelle e strisce. E’ realtà, a casa nostra. Una realtà dei fatti a cui i carabinieri della compagnia di Montegiorgio, guidati dal capitano Massimo Canale, stanno lavorando per cercare di dare una giustificazione, e ovviamente, un nome e un volto ai criminali.
La ricostruzione dei fatti. Nel corso della nottata alcuni malviventi (perché i furti hanno tutta l’aria di essere stati perpetrati da una banda e non da un singolo criminale) hanno rubato un Ducato di proprietà di una ditta, a Fermo. Con quel furgone, almeno stando a una prima road map tracciata dai militari dell’Arma, si sono diretti a Magliano di Tenna. Lì sono scesi dal Ducato per poi abbandonarlo. Nel loro mirino ci è finito un furgoncino, un Fiorino. Scassinato e rubato anche quello. E con il secondo mezzo, da Magliano si sono diretti a Montegiorgio. Percorsa la strada che separa i due Comuni del primo entroterra fermano, hanno abbandonato anche il secondo veicolo da lavoro. E questa volta hanno deciso di concentrare le loro attenzioni su una berlina, un’Audi A6, una vettura con cui probabilmente poter spingere sull’acceleratore, magari in caso di fuga o di inseguimento. Con l’Audi hanno lasciato la provincia fermana dirigendosi verso il Maceratese per poi scomparire con il favore dell’oscurità. Nel corso della nottata è stato anche rubato del gasolio da un mezzo della raccolta rifiuti. Non si esclude che a perpetrare il furto di carburante sia stata la stessa banda che ha così aggiunto un ulteriore capitolo alla sua lista criminosa. Se i due furgoni sono stati trovati in nottata dai carabinieri della compagnia di Montegiorgio che sta portando avanti le indagini, a tutto campo, l’Audi è stata rintracciata dai carabinieri di Tolentino.
Dare un nome e un volto ai criminali ma anche fornire risposte a diversi quesiti, movimenti e scelte criminose piuttosto insolite e rischiose. Questo il lavoro, a più livelli, che stanno portando avanti i militari guidati dal capitano Canale. Perché tre furti in rapida successione per poi scomparire nel nulla? Perché osare così tanto? In una valutazione di rischi forse hanno pensato che abbandonando quasi subito il mezzo di turno rubato, avrebbero mescolato le carte alle forze dell’ordine? E il rischio di essere sorpresi con le mani nel sacco è stato comunque altissimo: parliamo non di uno ma di ben tre furti in una notte. Perché prima i due furgoni e poi la berlina? E tutto questo per poi svanire? Tre reati, tre tasselli di un puzzle misterioso su cui stanno indagando i carabinieri. E non è affatto da escludere che la banda sia stata costretta ad abbandonare i mezzi perché vistasi messa alle strette dalla presenza, sulle strade dell’entroterra fermano, dei carabinieri della compagnia di Montegiorgio che nella loro quotidiana attività di prevenzione reati, hanno intensificato controlli e pattugliamenti a tutto campo. Resta infatti un dato: non sono riusciti a far scomparire nulla di quanto rubato.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati