Nicola Loira
di Sandro Renzi
Date certe per il dragaggio ma anche progetti per limitare gli effetti dell’insabbiamento. E soprattutto numeri, quelli relativi ai costi da affrontare. Il Consiglio comunale di ieri sera è stata così l’occasione per fare chiarezza sul tema. Ci ha pensato il sindaco Nicola Loira che sta seguendo da vicino l’affaire dragaggio. A chi dall’opposizione chiedeva lumi sull’avvio dei lavori, il primo cittadino ha risposto ripercorrendo le ultime tappe. Dallo stanziamento di 250mila euro nel 2017 da parte del Ministero a non ancora transitato nelle casse comunali, alle risorse messe a disposizione dalla Regione che è titolare della programmazione degli interventi nei porti. Lo stesso ente che, ha ricordato Loira, proprio in forza dei soldi che arriveranno da Roma “ha deciso di non investire per il 2018 ma in parte quest’anno e il grosso nel 2020”.
La procedura per incamerare i 250mila euro è stata completata ed intanto il Comune si è portato avanti spendendo il 10% del contributo regionale per effettuare la caratterizzazione delle sabbie da dragare. “Pronto il progetto affidato al Provveditorato delle opere marittime, manca la valutazione di impatto ambientale della sabbia che si preleva e viene rigettata in mare. Questo non consentirà di procedere ad un escavo importante prima di gennaio 2020 ed un altro ancora più corposo si farà a marzo”. Nel frattempo? Viste le preoccupazioni sollevate anche dalla marineria che transita giornalmente nel canale d’ingresso del porto, l’Amministrazione comunale ha optato per eseguire uno “spostamento interno delle sabbie” che non richiede procedimenti amministrativi particolari. “E questo si farà a breve” assicura ancora il Sindaco, per il quale l’acquisto suggerito di una draga non risolve il problema. “Non è una soluzione perché non elimina la complessità dell’iter procedurale, dalla analisi alla gestione delle sabbie”. Altro questione sollevata dal primo cittadino è quello dei progetti necessari a ridurre l’insabbiamento del canale d’ingresso per non dover sempre correre dietro all’emergenza. “Il Ministro alle Infrastrutture ha chiesto alle Regioni cosa servisse per fare la manutenzione dei porti. Noi abbiamo ribadito che c’è la necessità di avere 700mila euro per ristabilire le quote batimetriche da progetto, ovvero riportare il canale a 5 metri -prosegue ancora Nicola Loira- oltre a 500mila euro per una opera infrastrutturale che rallenti il processo di insabbiamento“. Potrebbe essere il pennello progettato dal Marina? Secondo Loira che si è confrontato con i tecnici non “è propriamente quella l’opera infrastrutturale, potrebbe andare bene come idea, ma non come consistenza e dimensione”. Questo è il doppio finanziamento chiesto al Ministero. Il Comune però sta seguendo pure un’altra strada. Ha proposto alla Regione Marche di inserire questa opera nel finanziamento dell’area di crisi complessa ed “abbiamo avuto ampia rassicurazione in questo senso” conferma Loira. Ultimo aspetto illustrato dal Sindaco ai consiglieri ha riguardato la modalità di riutilizzo delle sabbie dragate che sono di classe A. “Si utilizzerà una tecnica particolare, attraverso un tubo di grosse dimensioni la sabbia verrà trasportata dall’area interessata dall’escavo fino alla zona sud destinata al ripascimento, senza il via vai della draga”. Novità infine per la scuola di borgo A. Costa dove riaprirà la mensa dalla prossima settimana grazie ai lavori di consolidamento effettuati con la procedura della somma urgenza. E’ stato l’assessore Massimo Silvestrini ad annunciarlo. Si tratta di opere che hanno interessato anche alcune aule. Spesi oltre 130mila euro.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati