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La proposta di Martinelli:
“Torniamo ad ospitare mostre d’arte,
chiediamo il polittico Storie di Sant’Elpidio”

SANT'ELPIDIO A MARE - L'Academia elpidiana propone di chiedere in prestito l'opera custodita al Louvre: "Dal 2006 non organizziamo mostre di richiamo"

di Pierpaolo Pierleoni

Tornare ad ospitare mostre d’arte, partendo dal ritorno di un gioiello, di origini elpidiensi, ora custodito al palazzo del Louvre di Parigi. E’ la proposta di Giovanni Martinelli, che in qualità di presidente dell’Academia elpidiana di studi storici, ha sottoposto la sua idea al sindaco Alessio Terrenzi e all’amministrazione comunale. Suggerisce di tornare a promuovere eventi di livello alla pinacoteca Crivelli ed attivarsi per ottenere il prestito del polittico delle Storie di Sant’Elpidio, opera del XV secolo di Giacomo di Nicola di Recanati. Un’opera per secoli rimasta a Sant’Elpidio a Mare, trafugata alla fine del XVIII secolo.

“Da sempre sosteniamo che la nostra città debba caratterizzarsi per la sua attrazione culturale, con beneficio della promozione turistica e ritorno economico per le attività recettive e della ristorazione – premette il consigliere comunale nonché ex sindaco – La valorizzazione culturale è un fattore determinante, che passa attraverso le attività e la fruizione degli spazi e delle strutture culturali esistenti e da realizzare”. Martinelli evidenzia che “dopo il successo della mostra L’aquila e il leone nel 2006, che mise in rete la nostra città con Fermo e Venezia e portò oltre 2.500 presenze, la pinacoteca Crivelli non è più stata oggetto di grandi eventi espositivi capaci di attrarre pubblico. Ciò in controtendenza a quanto avviene anche in località vicine, per le quali sempre più frequentemente il Comune mette a disposizione opere pittoriche di sua proprietà”.

Ecco allora la proposta: “Pensiamo siano maturi i tempi perchè anche Sant’Elpidio a Mare dimostri capacità organizzative, per questo suggeriamo di avviare un percorso di contatti ed autorizzazioni, affiancato da un progetto di iniziativa espositiva e convegnistica, affidato ad esperti e curatori, oltre che di ricerca di risorse economiche, perchè possa ritronare ad essere ammirato il polittico delle Storie di Sant’Elpidio di Giacomo di Nicola di Recanati, conservato al Musée des arts decoratifs di Parigi. Realizzato dopo il 1424 per l’allora Pieve ora Collegiata, certificato nella sagrestia della Collegiata fino all’inventario del 1771, fu verosimilmente sottratto dagli occupanti francesi nel 1797”. Un ritorno nella terra natia del polittico dedicato al santo protettore della città, che secondo Martinelli e l’Academia elpidiana potrebbe essere accompagnato “da prestiti locali delle opere di Giacomo di Nicola presenti a Recanati, Montecassiano, Macerata, Treia, ed avere un momento convegnistico collaterale sull’artista ed il suo tempo”.

 


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