Bene i fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, ma anche un punto che non torna, secondo il gruppo consiliare di Cambiamo Musica. L’opposizione commenta il finanziamento di 450.000 euro ottenuto dal comune di Monte Urano per la messa in sicurezza di parte della scuola primaria don Milani. “L’assessore Giacomozzi – nota la minoranza – parla di risorse per un ulteriore miglioramento della struttura. Non è chiaro qualcosa. L’amministrazione, e in prima persona la sindaca Canigola, l’assessore Giacomozzi, sulla stampa e in campagna elettorale ci hanno raccontato che la scuola era stata messa in sicurezza. La ristrutturazione è stata sbandierata sempre ai quattro venti come un risultato eccezionale dell’amministrazione uscente. Questi nuovi fondi ottenuti il 10 ottobre, a cosa servono?”.
Secondo l’ex candidato sindaco Massimo Mazzaferro e tutto il gruppo di Cambiamo Musica, “studiando il progetto con il quale veniva adeguata sismicamente l’edificio nel 2016 e abbiamo scoperto che un’ala della scuola non è stata oggetto di ristrutturazione 3 anni fa, come ci fu fatto credere. Tutti, dalle dichiarazioni della Canigola e dell’assessore in questi anni anche in Consiglio comunale, eravamo convinti che la scuola fosse stata adeguata sismicamente nella sua interezza, ma oggi scopriamo che non è così. In quei giorni convulsi, dopo le scosse del 2016, i bambini delle medie furono spostati nel plesso scolastico. Gli alunni presenti in esso passarono da un giorno all’altro a ben 700 unità. Da quanto è emerso dai progetti e dalle relazioni tecniche; 6 aule non hanno i requisiti di adeguamento sismico come tutto il resto dell’edificio. Questo finanziamento serve ad adeguare quindi la porzione dell’edificio che non fu messa in sicurezza nel 2016”.
Ricapitolando, l’opposizione si dice “felice che la scuola verrà adeguata in tutta la struttura, presumibilmente la prossima estate. Ci domandiamo però perché non fu e non è ancora oggi chiaro a tutti i genitori monturanesi, che 6 aule dell’edificio a sud-est (primo e secondo piano), non hanno gli stessi requisiti di tutte le altre aule presenti nel plesso. Sarebbe stato corretto informare le famiglie che quella parte del complesso non era nelle stesse condizioni di sicurezza delle altre aule, invece questo aspetto è stato omesso a tutti.. Una omissione chirurgica della verità. Scriviamo omesso, perché si è dichiarato nei mesi scorsi che l’edificio è stato messo in sicurezza nel 2016, omettendo che sì è stato messo in sicurezza, ma parzialmente. Ancora una volta ci dobbiamo confrontare con mezze verità e omissioni”.
Per questo, in conclusione, si chiede “chiarezza sullo stato dei luoghi della scuola. Spieghino a tutte le mamme quali sono le aule oggetto del nuovo intervento di adeguamento sismico. L’assessore Giacomozzi ha dichiarato che la ristrutturazione del 2016 è stata fatta in una fantomatica parte nord e che la prossima estate sarà quindi completata una parte sud. La domanda è lecita: nel 2016, i genitori che avevano i figli nella parte sud, con l’emergenza
sismica in atto, li avrebbero ancora mandati alla don Milani, o li avrebbero trasferiti altrove? Questi fondi non sono per un miglioramento, ma servono per completare i lavori di adeguamento sismico di tutta la scuola, oggi
incompleti”.
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